Carcere di Gazzi, appalto da 250 mila euro per la manutenzione straordinaria del “Reparto Sosta”

Carcere di Gazzi, appalto da 250 mila euro per la manutenzione straordinaria del “Reparto Sosta”

ELENA DE PASQUALE

Carcere di Gazzi, appalto da 250 mila euro per la manutenzione straordinaria del “Reparto Sosta”

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lunedì 28 Novembre 2011 - 07:40

La gara bandita dal Ministero di Grazia e Giustizia prevede anche l’obbligo di impiego di due detenuti a cui verrà riconosciuta idoneità a lavoro edile. Gli interventi permetteranno di mettere a nuovo uno tra i reparti più “malandati” dell’intera struttura

I problemi delle carceri italiane, riguardano sia l’insufficienze della pianta organica del corpo di polizia penitenziaria (vedi articoli correlati), sia il sovraffollamento e le carenze strutturali di edifici ormai vetusti. La Casa Circondariale di Gazzi non rappresenta un’eccezione. Numerose, in tal senso, le denunce dell’onorevole Rita Bernardini (Radicali) che lo scorso 12 aprile, dopo aver fatto visita al carcere di Messina, ha presentato un’interrogazione agli ex ministri di Giustizia e Salute, Alfano e Fazio, denunciando la condizione di completa precarietà dell’edificio, non solo dal punto di vista degli spazi ma anche della condizioni igienico-sanitarie. La rappresentante del partito di Pannella, come mostra anche il video allegato sull’intervento fatto alla Camera, considera vergognoso lo stato di due reparti in particolare: il “centro clinico” e il “reparto sosta”. Proprio per quest’ultimo, però, il Ministero di Grazia e Giustizia ha bandito di recente un appalto relativo “ai lavori di manutenzione straordinaria”, per un importo complessivo di 252.349.49 euro.

Termine ultimo per la presentazione delle domande sarà il 10 dicembre ed entro quella data le ditte interessate all’offerta potranno anche effettuare un sopralluogo nella struttura per verificarne le condizioni. L’apertura delle buste è invece fissata per il 16 gennaio. Il contratto d’appalto obbliga l’impresa aggiudicataria all’assunzione di due dei detenuti del carcere di Gazzi, ai quali sia stata riconosciuta l’idoneità all’esecuzione di lavori edili. Nel “Reparto sosta” come dichiarato dall’onorevole Bernardini, gli “ospiti” sono costretti a vivere in uno spazio inferiore di due metri quadri, per 21 ore al giorno, «ad arrampicarsi su letti a castello a quattro piani perché manca persino la scaletta. In queste condizioni – conclude – non vivono neanche gli animali». (ELENA DE PASQUALE)

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