Finalmente si realizza un collegamento fondamentale per garantire una via di fuga e l’accesso ai mezzi di soccorso. Il consigliere comunale del gruppo Progressisti Democratici chiede alla giunta Accorinti di attivarsi per garantire una nuova viabilità e rendere fruibile la pineta
Due anni fa un sopralluogo congiunto dei tecnici comunali, della VII commissione consiliare e dell’amministrazione comunale, e una petizione di un centinaio di cittadini, al sindaco Accorinti ed al prefetto Trotta, nella quale manifestavano la loro preoccupazione per il pericolo incombente di eventi calamitosi in relazione alle precarie condizioni viarie e alla totale assenza di vie di fuga o di aree di ricovero.
Dopo anni di pressanti istanze da parte degli abitanti, finalmente la scorsa settimana sono stati avviati i lavori per la realizzazione di una pista d'emergenza che collega Fondo Galletta con una macchia boschiva comunale attraverso l'unica strada esistente, via Peschiera.
“Gli abitanti della zona – dice il consigliere comunale Nicola Cucinotta, che ha seguito la vicenda anche in passato – auspicano che non si tratti dei soliti pannicelli caldi che non risolverebbero i veri problemi della zona e chiedono all'Amministrazione garanzie per la loro sicurezza e l'incolumità di un intero rione”.
Il consigliere invita la giunta Accorinti a non lasciarsi sfuggire l’occasione del bando nazionale per la riqualificazione delle periferie e ricorda che il Piano Regolatore Generale di Messina prevede la realizzazione di una serie di strade, mai realizzate, utili ad esigenze di protezione civile e necessarie per il transito veicolare. Quello di Fondo Galletta, dove esistono molte strade senza uscita e abitazioni raggiungibili solo a piedi e nessuna via di fuga o area di ammassamento, non è un caso isolato. L’unica angusta e ripida strada disponibile per raggiungere la zona è la via del Pozzo, strada a doppio senso di circolazione, a partire dal viale Regina Margherita, densamente abitata, inadeguata alle esigenze di traffico e priva dei minimi requisiti di sicurezza e protezione civile.
Uno dei pochi casi risolti è quello di via Puntale Arena, stradina che congiunge via Pietro Castelli e il viale Boccetta tramite le vie San Corrado e Carrai. E’ stata abbattuta una casa abusiva che impediva il passaggio ed è stata realizzata una pista d’emergenza che, seppur ripida e tortuosa, consente una fondamentale via di fuga. Cucinotta chiede che lo stesso si faccia anche tra via Peschiera e Fondo Galletta, almeno per garantire il passaggio dei mezzi di soccorso. “Le due aree – prosegue il consigliere – sono collegate da una macchia boschiva che fino alla scorsa settimana per anni è rimasta chiusa ed abbandonata, nonostante fosse di proprietà comunale e ipoteticamente fruibile al libero accesso. Qui l'Amministrazione deve comunque intervenire per ridurre i rischi dovuti alla possibile caduta di grossi pini sulle abitazioni sottostanti e deve anche garantire un'adeguata via di fuga in caso di calamità, ravvisato un serio pericolo per l’incolumità”.
Cucinotta interroga il sindaco Accorinti e gli assessori alla Protezione Civile, Pino, e ai Lavori Pubblici, De Cola, chiedendo loro di attivarsi per la realizzazione urgente di una nuova viabilità e una piazzola di sosta, anche ecosostenibile, nella pineta Pompei – Galletta, quest’ultima da rendere fruibile al pubblico sfruttando la pista in costruzione che consentirà l'imminente transito dei mezzi. “Finalmente i mezzi di soccorso potrebbero arrivare a Fondo Galletta – conclude Cucinotta -, nella macchia boschiva pubblica, ed anche in via Maniscalco, al momento raggiungibile solo a piedi”.
E PERCHE’ SONO STATI COSTRUITI IMMENSI COMPLESSI CHE QUESTA CHE ERA UNA ZONA ANTICA E CARATTERISTICA DELLA VECCHIA MESSINA ALMENO FINO A META’ ANNI ’70?. ORA AVETE PAURA E PIANGETE DI AVER PERSO L’IDENTITA’ SIA DELLA ZONA CHE DELLE PERSONE ANTICHE E LORO DISCENDENTI. CHE VOLETE IL PERDUTO E’ PERDUTO. AVETE PERSO LA VOSTRA IDENTITA’ E PACE. INOLTRE, NON VORREI FARE CATTIVA FIGURA, UN VECCHIO PROFESSORE, ANDAVO IL POMERIGGIO PER IL DOPO SCUOLA, PLURI LAUREATO ORA DECEDUTO PURTROPPO, MI DICEVA CHE ORIGINARIAMENTE SI CHIAMAVA “GALLETTI” E NON GALLETTA. IN QUANTO PER LUI, E’ NATO PROPRIO IN QUESTO FONDO, GALLETTA E’ “STORPIATO” COME SI SUL DIRE. NON SONO SICURO, MA LA CULTURA DI QUESTO PROFESSORE ERA IMMENSA LO STIMAVO COME PERSONE PROFESSORE
E PERCHE’ SONO STATI COSTRUITI IMMENSI COMPLESSI CHE QUESTA CHE ERA UNA ZONA ANTICA E CARATTERISTICA DELLA VECCHIA MESSINA ALMENO FINO A META’ ANNI ’70?. ORA AVETE PAURA E PIANGETE DI AVER PERSO L’IDENTITA’ SIA DELLA ZONA CHE DELLE PERSONE ANTICHE E LORO DISCENDENTI. CHE VOLETE IL PERDUTO E’ PERDUTO. AVETE PERSO LA VOSTRA IDENTITA’ E PACE. INOLTRE, NON VORREI FARE CATTIVA FIGURA, UN VECCHIO PROFESSORE, ANDAVO IL POMERIGGIO PER IL DOPO SCUOLA, PLURI LAUREATO ORA DECEDUTO PURTROPPO, MI DICEVA CHE ORIGINARIAMENTE SI CHIAMAVA “GALLETTI” E NON GALLETTA. IN QUANTO PER LUI, E’ NATO PROPRIO IN QUESTO FONDO, GALLETTA E’ “STORPIATO” COME SI SUL DIRE. NON SONO SICURO, MA LA CULTURA DI QUESTO PROFESSORE ERA IMMENSA LO STIMAVO COME PERSONE PROFESSORE