Situazione “esplosiva” nei valloni del villaggio di Ponte Schiavo: rischio elevato

Situazione “esplosiva” nei valloni del villaggio di Ponte Schiavo: rischio elevato

Situazione “esplosiva” nei valloni del villaggio di Ponte Schiavo: rischio elevato

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giovedì 01 Dicembre 2011 - 08:55

Il mancato svuotamento dei tombini, rende i valloni Ex Finanza, Mastrominico e Spine particolarmente pericolosi soprattutto in considerazione delle vicinanza con le strade del centro abitato. Il Comitato Uniti per Ponte Schiavo scrive anche alla Procura della Repubblica

E’ lungo l’elenco dei destinatari a cui il “Comitato Uniti per Ponte Schiavo” ha fatto pervenire la richiesta di interventi immediati e necessari per lo svuotamento dei tombini presso i valloni Ex Finanza, Mastrominico, Spine. Tra i tanti indirizzi, anche quello della Procura della Repubblica a cui sempre più spesso, privati cittadini ma anche rappresentanti delle istituzioni, si rivolgono cercando di ottenere risultati più “rapidi”, mettendo preventivamente in guardia chi si ne deve o dovrebbe occupare.

Nel caso specifico, a causa dei nubifragi, più o meno recenti, ma soprattutto a causa della mancanza di razionali interventi di manutenzione dei tombini e delle caditoie dei suddetti valloni, la situazione è diventata a dir poco esplosiva. Lo dimostrano, dopo tutto, i detriti che nel caso dei precedenti temporali (vedi foto), hanno ostruito la sede stradale con la conseguente interruzione della viabilità ed in più di un’occasione il fango si è addirittura riversato all’interno della abitazioni limitrofe.

Il Comitato, considerate le varie occasioni in cui sono stati richiesti tali interventi di rimozione dei detriti e le risposte avute dai vari Enti sull’incertezza delle competenze su torrenti e valloni, si propone di indire una Conferenza di servizi con tutti gli Enti interessati al fine di dirimere una volta per tutte la questione relativa a competenze e responsabilità relative a tali interventi e risolvere definitivamente tale annosa questione. “Si ribadisce – si legge ancora nel documento – che non è più possibile tollerare ritardi o rinvii anche alla luce delle conseguenze drammatiche del nubifragio del 22-11-2011 e poichè si è appreso che nei giorni scorsi il Comune di Messina ha programmato ed effettuato operazioni di pulizia su alcuni torrenti della città considerati a rischio, è legittimo attendersi che quest’ultimo Ente effettui i necessari interventi a tutela della pubblica incolumità anche in un’area già profondamente colpita dall’alluvione dell’1 ottobre 2009, posto che la gente è stanca di restare con il patema d’animo in occasione di ogni nubifragio.”

Non va dimenticato poi, che il nuovo Piano di Assetto Idrogeologico ha classificato i suddetti valloni in area R4, ossia il livello più elevato di rischio. Inoltre, alla luce dei lavori di canalizzazione delle acque che la Provincia Regionale di Messina sta realizzando in località S. Placido Calonerò, nella zona sottostante l’Istituto Agrario “Cuppari”, nell’ambito dei lavori di rifacimento della strada S.P. 35, “gli interventi richiesti – conclude il Comitato – si rendono ancor più necessari, considerato che, i lavori di raccolta delle acque in corso realizzati dalla Provincia Regionale sembrano essere diretti a riversare l’acqua piovana proveniente dalla località di S.Placido Calonerò sul vallone ex Finanza”.

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