Sui lavori per il passaggio della fibra in città, bloccati dall’assessore Mondello, interviene direttamente la società che si sta occupando degli interventi.
«Alla luce delle contestazioni mosse dall’Assessorato ai lavori pubblici del Comune di Messina, Open Fiber intende in primo luogo scusarsi con la cittadinanza per i disagi arrecati. La società, inoltre, sta già attuando provvedimenti sanzionatori nei confronti delle ditte incaricate ritenute responsabili di inadempimenti contrattuali. Alta è pertanto l’attenzione da parte delle strutture tecniche di Open Fiber, quotidianamente impegnate a intervenire con prontezza davanti alle criticità riscontrate.
I disagi degli ultimi giorni sono comunque riferibili anche ad altri fattori: tra questi spicca il posizionamento fin troppo superficiale di numerose infrastrutture interrate presenti in città, situazione che spesso non permette ai georadar di individuare le tubazioni prima dell’attività di scavo con il conseguente e imprevisto taglio delle condutture. Tuttavia, ogni disservizio generato dalle attività di cantiere è stato prontamente risolto in poche ore e non risultano danni in essere a persone o cose. Bisogna altresì precisare che l’intervento in atto è temporaneo e focalizzato sullo sviluppo tecnologico e l’abbattimento del divario digitale, così come avviene e avverrà in altre 270 città italiane nelle quali Open Fiber impegna fondi propri di natura privata senza alcun costo per gli enti pubblici.
A Messina è stato pianificato il cablaggio in modalità FTTH (cioè fibra fin dentro casa) di 95mila unità immobiliari con un investimento diretto di 35 milioni di euro. Al momento i cantieri sono concentrati nelle zone di Viale Giostra e Rione Taormina. Tanto in centro quanto nelle aree più periferiche, ove possibile, verranno utilizzati cavidotti e infrastrutture di rete già esistenti per limitare il più possibile l’impatto degli scavi. Anche a Messina, come già accade nei cantieri aperti in tutta Italia, gli scavi saranno comunque effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale.
È opportuno sottolineare che il ripristino della sede stradale oggetto di scavo avviene in due fasi distinte: provvisoria, contestuale alla posa dei cavi, con taglio largo circa 10 centimetri ricoperto con malta cementizia di colore rosa; definitiva, dopo almeno 20-30 giorni (tempo tecnico necessario per l’assestamento della malta cementizia) con scarifica e stesa dell’asfalto a caldo. Open Fiber rassicura che i ripristini verranno eseguiti a regola d’arte così come prescritto dalla normativa vigente. A tal proposito la società ha rafforzato i controlli e imporrà alle ditte incaricate il rifacimento del ripristino qualora venissero riscontrate difformità soprattutto in termini di sicurezza.
Open Fiber invita infine la cittadinanza a segnalare eventuali disagi sui propri canali social o sul sito internet www.openfiber.it, specificandone l’esatta localizzazione così da permettere interventi sempre più mirati e tempestivi».
DOVEROSAMENTE, PRENDO ATTO DELLA DICHIARAZIONE DI OPEN FIBER, laddove viene precisato quanto segue :
“È opportuno sottolineare che il ripristino della sede stradale oggetto di scavo avviene in due fasi distinte: provvisoria, contestuale alla posa dei cavi, con taglio largo circa 10 centimetri ricoperto con malta cementizia di colore rosa; definitiva, dopo almeno 20-30 giorni (tempo tecnico necessario per l’assestamento della malta cementizia) con scarifica e stesa dell’asfalto a caldo. Open Fiber rassicura che i ripristini verranno eseguiti a regola d’arte così come prescritto dalla normativa vigente. A tal proposito la società ha rafforzato i controlli e imporrà alle ditte incaricate il rifacimento del ripristino qualora venissero riscontrate difformità soprattutto in termini di sicurezza.” SEGNALO anche quest’ultimo concetto, relativo al controllo sulle ditte incaricate. E’ un segnale importante, che fa onore a questa ditta, e dimostra quanto essa creda in quel che fa. Non e’ da tutti.
@doppiavela21 : è palese che tu sia un dipendente.
sai benissimo che le strade rimangono in condizioni pietose per mesi; che l asfalto è “più comodo” farlo con condizioni meteo miti…
la verità è che finchè fila tutto liscio e nessuno si fa male allora se ne fottono tutti!.
vai a vedere Palermo!…le attività sono finite da mesi e la città ha le strade che fanno veramente schifo.
dopo almeno 20-30 giorni (tempo tecnico necessario per l’assestamento della malta cementizia)…
Ma stai scherzando? Chi ti ha dato queste informazioni? Il cemento il giorno dopo è duro, al massimo un paio di giorni dopo devi fare quello che si chiama il ricarico… Ma alcuni giorni dopo, no 20 – 30gg…
Bisogna informare bene chi non sa di queste cose… Non puoi tirare l acqua al tuo mulino per far bella la tua società.