Dopo vent'anni di "standby" i lavori alla via di fuga, che doveva collegare i centri di Mongiuffi Melia, Limina, Roccafiorita e Gallodoro con il centro rivierasco, potrebbero ripartire grazie all'inserimento del progetto all'interno del documento programmatico.
In tutto sono stati previsti 62 milioni di euro. All’interno dei quali una piccola cifra, pari a 5 milioni, sarà devoluta per la ripresa dei lavori in una delle vie di collegamento da decenni “in balia delle onde”. Completamente ferma dopo essere iniziata vent’anni fa. Ed in merito alla quale, adesso, si riapre un vero e proprio spiraglio. Nella strada di collegamento veloce che doveva unire i centri montani di Limina, Roccafiorita, Mongiuffi Melia, Gallodoro e quello di Letojanni si potrebbe, infatti, ricominciare a lavorare. L’opportunità per riprendere le operazioni alla cosiddetta “Mare-monti” è stata data dal Masterplan della Città metropolitana di Messina; un programma di interventi all’interno del quale è presente proprio la somma che dovrà essere finalmente utilizzata per realizzare un’arteria indispensabile per il futuro del Comprensorio jonico. Una via di fuga che potrà essere, però, completata soltanto con l’aggiungersi dei 4 milioni e 300 mila euro, facenti parte del gruzzoletto, rimasto per il momento bloccato nelle casse della Regione siciliana. Tutto questo è stato il frutto di una controversia tra l’allora Amministrazione comunale di Gallodoro e la ditta esecutrice, che ha poi portato lo stesso Comune a dichiarare “default”. Un dissesto finanziario da cui Gallodoro è uscito ultimamente e che porterà gli amministratori locali a presentare un progetto al fine di recuperare i tratti realizzati. Una strada che potrebbe, pertanto, essere terminata, visto che l’obiettivo principale del sindaco gallodorrese, Alfio Currenti, e di quello letojannese, Alessandro Costa, rimane quello di aprirla al più presto al traffico veicolare.
Enrico Scandurra