Riapre la Pascoli-Crispi: per ripulirla 50 giorni, 2 ditte e 10 mila euro

Riapre la Pascoli-Crispi: per ripulirla 50 giorni, 2 ditte e 10 mila euro

Francesca Stornante

Riapre la Pascoli-Crispi: per ripulirla 50 giorni, 2 ditte e 10 mila euro

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lunedì 22 Gennaio 2018 - 07:06

Hanno fatto discutere molto in queste settimane gli interventi programmati nell'istituto per eliminare i segni dell'incendio dello scorso 4 dicembre. Ci sono stati intoppi, ritardi, forse poco controllo.

Oggi la scuola Pascoli-Crispi ha riaperto i cancelli. La campanella è tornata a suonare per gli alunni dell’istituto dopo 50 giorni da quell’incendio che il pomeriggio del 4 dicembre si è propagato da una fotocopiatrice. 50 giorni di disagi e polemiche, un tempo infinito che ha scatenato le ire di un gruppo di genitori che fin dal primo giorno hanno chiesto a gran voce attenzione e sicurezza per i propri figli. Sono stati proprio gli interventi di pulizia effettuati nella scuola a finire nel mirino per i ritardi che si sono accumulati e soprattutto perché a causa della gestione di questi lavori la scuola è rimasta chiusa per quasi due mesi. Sono stati soprattutto i genitori a monitorare continuamente l’andamento di questi lavori, denunciando carenze e inadempienze. Il sigillo è arrivato con le relazioni dell’Asp che si sono susseguite, fino ad arrivare alla chiusura della scuola al rientro delle vacanze di Natale, quando si pensava che ormai tutto fosse risolto e invece la scuola non era nelle condizioni ottimali per garantire la sicurezza degli alunni.

Sono state due le ditte impegnate alla Pascoli-Crispi e il Comune ha sborsato quasi 10 mila euro per far ripulire la scuola in questo mese e mezzo. Il primo incarico fu affidato da Palazzo Zanca alla ditta L’ambiente srl, interpellata direttamente dal Comune. A seguito di un sopralluogo all’indomani dell’incendio, la ditta aveva messo nero su bianco l’offerta e il piano di lavoro che avrebbe seguito per ripulire la Pascoli-Crispi, prevendendo interventi di pulizia in tutto lo stabile, pur con diverse modalità di trattamento. La società aveva previsto una durata dei lavori di due settimane. E un costo di 6.500 euro più Iva per un progetto dettagliatissimo di interventi che erano stati anche diversificati tra seminterrato, piano terra e primo piano, e aree comuni.

Per giorni gli alunni sono rimasti a casa, poi si sono cercate sistemazioni temporanee in altre scuole che hanno offerto spazi per poter dare la possibilità agli alunni della Pascoli- Crispi di non perdere altre lezioni. Nel frattempo i lavori all’interno della scuola andavano avanti. C’è stata la pausa natalizia, quindi anche un tempo che ha dato la possibilità di ripulire aule e locali con maggiore serenità. Ma il rientro dalle vacanze è stato amaro. I genitori hanno protestato perché le condizioni in cui avevano ritrovato la scuola non erano quelle che si aspettavano. Hanno chiesto l’intervento dell’Asp e dopo un sopralluogo fu ordinata una nuova chiusura e ulteriori interventi pulizia. E così è stato l’Istituto a indicare al Comune un’altra società a cui affidare i nuovi lavori. E’ stata incaricata la Con.For Service srl per un importo di 2.500 euro oltre Iva, per un totale di 3.050 euro che il Comune ha immediatamente messo nelle disponibilità della scuola per assicurare celerità.

Poi con il sopralluogo di venerdì mattina il Siav dell’Asp ha dato il via libera alla riapertura. E così oggi tornano in aula tutti gli alunni della primaria e secondaria di I grado, mentre resteranno temporaneamente nel plesso Juvara i corsi F e G della secondaria di I grado, al fine di consentire nell’immediatezza le necessarie urgenti misure organizzative, compreso il trasporto dei banchi ed arredi dal plesso Juvara al plesso Pascoli – Crispi.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. 50 GIORNI PER RIPRISTINARE L’USO DELLA SCUOLA ANDATE A VENDERE CALIA

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  2. baracche 110 anni e non è finita. Svincoli Giostra 21 anno ancora non finiti. Frana ponte san filippo 12 anni non si è fatto niente .E tutto ciò che vi passa in mente riguardo le opere pubbliche a messina. Quindi , 2 mesi per una fotocopiatrice bruciata è un record .

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  3. antonio barbera 22 Gennaio 2018 10:56

    Cinquanta giorni per eliminare i danni prodotti da una fotocopiatrice dimostra l’incapacità dell’amministrazione comunale e dei funzionari pagati per scaldare la sedia . Immaginate in questa Messina un disastro più grave , il servizio di tutela dei cittadini COC di protezione civile è in capo al Sindaco che in 5 anni ha tracciato col il pennello una pista ciclabile nel Corso Cavour e niente altro , ha partecipato all’apertura del quasi svincolo di Giostra senza vergognarsi.

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  4. CI SIAMO DIMENTICATI DI CITARE IL PALAZZO DELLA CULTURA ANNO DI PROGETTAZIONE 1978 ANNO INIZIO LAVORI 1981 ANNO TERMINE 2012. CI DOBBIAMO LIMITARE SOLO AGLI ANNI, TRALASCIAMO I COSTI ENORMI.

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