Chiusura approdi di Tremestieri, ai problemi di viabilità si aggiungono quelli occupazionali

Chiusura approdi di Tremestieri, ai problemi di viabilità si aggiungono quelli occupazionali

Chiusura approdi di Tremestieri, ai problemi di viabilità si aggiungono quelli occupazionali

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sabato 12 Novembre 2011 - 09:20

La denuncia è del segretario della Filt Cgil Pino Foti: «Dallo scorso 28 ottobre la società arbitrariamente fermato le navi e costretto il personale alla fruizione delle licenze ed al godimento delle ferie»

Il momentaneo “out” degli approdi di Tremestieri per consentire alla ditta de Fratelli Scuttari di eseguire i lavori di consolidamento della diga, sta determinando conseguenze non solo in tema di viabilità ma anche di occupazionali. A denunciarlo è il segretario della Filt Cgil Pino Foti che va all’”attacco” delle politiche messe in atto da Caronte&Tourist a seguito della chiusura: «La società fin dallo scorso 28 ottobre ha arbitrariamente fermato le navi e costretto il personale alla fruizione delle licenze ed al godimento delle ferie. In sintesi il gruppo anziché convocare urgentemente le parti, così come previsto dagli accordi vigenti, per individuare idonee soluzioni alternative e per distribuire equamente i sacrifici a provveduto a modificare l’organizzazione del lavoro, smantellando di fatto i contenuti del contratto aziendale».

Secondo quanto spiegato dal sindacato, dunque, di fronte ad un oggettivo problema Caronte e Tourist decide quindi in contrasto con quanto sinora sostenuto, una immediata e discrezionale sospensione delle regole e degli accordi, che, considerando l’assenza di informazioni in merito, potrebbe avere una durata illimitata. «Consideriamo questo inaccettabile atteggiamento – afferma Foti – una vera e propria violazione dei diritti dei circa 100 lavoratori coinvolti, ed il fatto che la società non abbia ancora inteso desistere nemmeno dietro le pronte contestazioni verbali avanzate dalla Ns. rappresentanza una chiara provocazione che indica quale siano le sue vere intenzioni».

La Filt Cgil chiede dunque l’immediata sospensione delle disposizioni aziendali e l’urgente attivazione di un tavolo di confronto, anche con le istituzioni in indirizzo, al fine di chiarire le cause delle difficoltà esistenti, i tempi necessari al ripristino degli approdi e quali soluzioni a tutela dei lavoratori possono essere messe in atto. In caso contrario si annunciano azioni di protesta

Rimaniamo sul fronte sindacale, ma ci trasferiamo dal mare alla strada, anzi all’autostrada: «Siamo delusi scrivono Francesco Urdì e Filippo Sutera della CUB. dalla situazione gestionale perpetuata presso il Consorzio Autostrade Siciliane” – Il susseguirsi dei commissariamenti ha fatto perdere di vista il problema centrale delle autostrade: il recupero funzionale delle infrastrutture fatiscenti e insicure. E’ grave come mentre viene sottovalutata l’emergenza viabilità ci si accanisca contro i dipendenti per questioni speciose il cui fine non è ancora chiaro. Ritorniamo a scioperare il 17 novembre 2011 per porre all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione aberrante in cui c’è il concreto rischio che si creino delle pericolose commistioni di interessi e di ruoli».

Si aggiugono anche le dichiarazioni di Giovanni Celesti e Angelo Passari della UGLTrasporti: «Abbiamo inoltrato diverse note al nuovo ennesimo commissario che al tempo stesso ricopre varie impegnative cariche per conto della Regione Siciliana ed agli organi responsabili della vigilanza per attenzionare ancora una volta l’emergenza CAS sotto il profilo prioritario della riconduzione della concessionaria verso condizioni di normalità. Finora non abbiamo avuto alcun riscontro. Siamo preoccupati per la mancanza di chiarezza su alcune scelte manipolative del personale, contraddittorie anche rispetto agli indirizzi della Giunta regionale».

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