"Il detective". L'Orsa chiede al prefetto la ricollocazione delle ex guardie giurate

“Il detective”. L’Orsa chiede al prefetto la ricollocazione delle ex guardie giurate

Giusy Briguglio

“Il detective”. L’Orsa chiede al prefetto la ricollocazione delle ex guardie giurate

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sabato 22 Settembre 2012 - 10:21

L’idea del sindacato è di istituire un “Albo cittadino” delle guardie armate, idea già proposta in passato, sul modello catanese per obbligare le ditte vincitrici di appalti nel territorio ad assumere le guardie armate cittadine in caso di esigenza di personale

Sono 37 le guardie giurate de “Il detective” che sono rimaste disoccupate in seguito al trasferimento d’appalto del servizio di vigilanza nell’Università di Messina a favore della subentrante società KSM.
L’Orsa, dopo aver scritto all’inizio di settembre al prefetto Alecci per denunciare alcune irregolarità nella vicenda del trasferimento, oggi ritorna alla carica per chiedere che le ex guardie giurate vengano ricollocate: “La situazione dei lavoratori e delle loro famiglie è destinata a sconfinare nel dramma a causa della possibile sospensione dell’indennità di mobilità nel prossimo mese di gennaio”.
La storia si ripete. Già per il servizio di guardia al Policlinico infatti si era verificata la stessa situazione, a detta del sindacato. Cambio d’appalto, sostituzione della forza lavoro cittadina con agenti esterni, scelti dalle imprese aggiudicatarie a seguito dell’eccessiva libertà d’azione di cui godono che in alcuni casi assume i connotati del libertinaggio imprenditoriale.

“In fase di cambio d’appalto si perdono decine di posti di lavoro, l’impresa subentrante comprime diritti e salari dei pochi messinesi ricollocati e in corso d’opera assume personale esterno con buona pace dei lavoratori messinesi rimasti esclusi e costretti ad accettare passivamente il benservito”, incalza l’Orsa.
L’idea del sindacato è di istituire un “Albo cittadino” delle guardie armate, idea già proposta in passato, sul modello catanese per obbligare le ditte vincitrici di appalti nel territorio ad assumere le guardie armate cittadine in caso di esigenza di personale. Esigenza, questa, che si manifesta di fronte alla notizia che la società KSM stia eseguendo nuove assunzioni senza rispettare il diritto di prelazione, a detta del sindacato, diritto che era stato promesso informalmente alle guardie giurate messinesi.
“Per questo rinnoviamo la richiesta d’incontro per esporre i dettagli della nostra proposta e nel caso di opportuna presenza dell’azienda KSM definire il futuro dei lavoratori esclusi dall’appalto all’Università di Messina che a partire dal prossimo mese di gennaio potrebbero restare senza alcuna forma di reddito”, conclude l’organizzazione sindacale.

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