RAM, gli ambientalisti: "Meno sponsorizzazioni e più tecnologie verdi"

RAM, gli ambientalisti: “Meno sponsorizzazioni e più tecnologie verdi”

Redazione Tirreno

RAM, gli ambientalisti: “Meno sponsorizzazioni e più tecnologie verdi”

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lunedì 04 Settembre 2017 - 16:58

Le associazioni chiedono maggior severità nelle prescrizioni richieste per il rinnovo dell'Autorizzazione integrata ambientale

Ancora tensioni tra la RAM e gli ambientalisti. Sotto la lente d’ingrandimento è finita la procedura di rinnovo dell’AIA – autorizzazione integrata ambientale. Si tratta di definire i limiti emissivi e le BAT – le migliori tecnologie disponibili – affinché l’impatto ambientale dell’azienda sia il minore possibile. Secondo le associazioni ADASC e Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, le prescrizioni negoziate dalle istituzioni non sono sufficienti.

“Nella proposta della Raffineria non è affatto contemplata l’implementazione di tutte le tecnologie applicabili, capaci di abbattere in modo sostanziale l’inquinamento delle matrici ambientali” – si legge in una nota congiunta delle due associazioni – “inoltre, l’azienda ha risposto negativamente sia alle prime osservazioni inviate dalle associazioni, sia al parere del Ministero della Salute che, con il supporto tecnico-scientifico dell’istituto Superiore di Sanità, ha raccomandato parametri restrittivi per diverse tipologie di inquinanti dannosi”.

Le associazioni chiedono maggiori investimenti, anche sulla scorta delle campagne di monitoraggio Arpa: “Le campagne di monitoraggio hanno spesso riscontrato elevate concentrazioni di idrocarburi non metanici nell’aria del comprensorio, a seguito delle segnalazioni di odori molesti che spesso si sentono provenire dalla zona industriale; negli anni l’ARPA ha chiarito come tali composti provengano verosimilmente proprio dai cicli produttivi della raffineria. L’applicazione del principio di precauzione, sancito a livello europeo, richiederebbe dunque l’adozione di tutte le misure possibili per ridurre al minimo le emissioni della Raffineria”.

La nota si conclude con un appello: “Chiediamo ai Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, alla Città Metropolitana di Messina ed alla Regione Siciliana di assumere al più presto una posizione ufficiale in merito a tali osservazioni, sia di fronte ai cittadini sia in seno alla procedura in corso, a tutela del territorio in tutte le sue componenti”.

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