Ecco l'effetto dell'intensa ondata di calore che da settimane interessa l'Europa orientale
Dopo il caldo delle ultime settimane, con temperature che si sono spinte fino a +34°C +35°C, come raramente si vede da queste parti, il calore atmosferico è passato al mare dove ora viene stoccato, riscaldando le acque superficiali in modo altrettanto anomalo. Proprio a causa di questo eccesso di calore, da smaltire in atmosfera, le temperature delle acque superficiali del mar Baltico, in questi giorni, stanno registrando gli stessi valori che vediamo sul Mediterraneo.
I fondali poco profondi di questo bacino (simili all’Adriatico) di fatto stanno agevolando questo processo di riscaldamento delle acque. Nel Golfo di Finlandia, solo per fare qualche esempio, per la prima volta da quando sono iniziate le rilevazioni meteorologiche, sono state misurate temperature > +26°C. Mentre nella parte alta del Baltico, le boe oceonografiche hanno misurato valori di +23°C +24°C. Parliamo di temperature di ben +5°C superiori rispetto le medie del periodo.
I dati sono stati rilevati dal Danish Meteorological Institute che ha provveduto a pubblicare sui social tutti i valori anomali riscontrati. Il soleggiamento ininterrotto per giorni e giorni li ha scaldato in maniera sensibile, trasformandolo in una piscina d’acqua calda prese d’assalto nei weekend da svedesi, finlandesi e norvegesi, in cerca di un po’ di refrigerio.
Ma queste incredibili anomalie termiche delle acque superficiali dei mari del nord, a dir poco innaturali per questi luoghi, rischiano di produrre anche indesiderati effetti collaterali. Fra questi vi è il proliferare di specie di meduse finora mai osservate a queste latitudini. Negli ultimi giorni molte sono state osservate sulle acque del Baltico e nel Golfo di Finlandia, fra Tallin e Helsinki. Altre sono state viste anche fra lo Skagerrak e il Kattegat.