Il capogruppo di FdI: "Toglierle significa risolvere problemi fognari e restituire la strada. Ora sono un pugno in un occhio"
MESSINA – Il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni è tornato a parlare di Risanamento e ha chiesto al sub commissario Marcello Scurria, al sindaco del Comune di Messina Federico Basile, al vicesindaco Salvatore Mondello e al presidente di Arisme Fabrizio Gemelli di intervenire immediatamente per la demolizione dell’unica striscia di baracche rimasta in via La Rocca, a Camaro San Paolo.
Gioveni scrive a sub commissario e sindaco
Gioveni ha spiegato: “Sono trascorsi ormai parecchi mesi da quando la struttura commissariale, con grande soddisfazione dello scrivente e di tutti coloro i quali hanno a cuore il risanamento delle aree degradate della città, ha dato finalmente il via, in sinergia con l’Amministrazione comunale, allo sbaraccamento delle prime porzioni della grande baraccopoli di Camaro Sottomontagna all’interno del grande villaggio di Camaro San Paolo, con i primi interventi nella parte a valle a ridosso dell’ottocentesco ponte ferroviario e a seguire nella parte a monte di via Quintino Mollica. Nei prossimi mesi queste aree già sbaraccate o in procinto di esserlo saranno totalmente rigenerate grazie ai noti progetti posti già in essere, che consentiranno alla popolazione residente di godere e di fruire finalmente di spazi a verde attrezzato”.
Le baracche a Camaro San Paolo “un pugno nell’occhio”
“Tuttavia – prosegue Gioveni – suona come il classico pugno nell’occhio il fatto che, dopo questo imponente lavoro svolto negli anni finalizzato a sbaraccare e risanare questa grande porzione di Camaro S. Paolo, rimanga ancora in piedi una striscia di baracche adiacente alle suddette aree che risulta essere censita nella via La Rocca. Si tratta poco più di una decina di baracche ancora popolate da altrettante famiglie, la cui demolizione e consequenziale assegnazione di alloggi agli aventi diritto consentirebbe in maniera completa e definitiva di risanare tutta Camaro San Paolo”.
Così facendo si andrebbero a eliminare anche “i gravi problemi fognari causati alle palazzine limitrofe, in quanto gran parte della rete si trova proprio sotto alcune di queste baracche” e si potrebbe recuperare la via “come strada totalmente carrabile”. Per questo Gioveni ha posto l’accento sulla necessità di inserirla nel cronoprogramma.