La dottoressa Castrovinci è una messinese emigrata al nord. A distanza mostra su Instagram i luoghi più belli dell'Isola: "Prima o poi torneremo tutti"
Messina e la Sicilia sono posti “instagrammabili”? Ovviamente sì. La bellezza, i colori, l’arte e le meraviglie naturali della nostra terra sono sotto gli occhi di tutti, anche se spesso i cittadini stessi non si rendono conto di quanto bello possa essere vivere in luoghi magici come quelli siciliani. E poi, invece, ci sono i tanti che vanno via, il cui cuore non smette mai di battere al ritmo di albe e tramonti dell’Isola, dello scroscio del mare o degli aliti di vento.
La dottoressa Rosamaria Castrovinci è una di quelle. Lontana fisicamente, ma mai con il cuore, ha scelto una via che l’ha portata al nord Italia ma la sua voglia di raccontare la propria terra non ha confini e, anzi, è aumentata da lontano. Con la sua pagina Instagram, nata prima della partenza, riempie i social di scorci magici, mostrando Messina e la Sicilia al mondo. Una vera comunità, quella di siciliani che aprono le porte della Regione a chi non c’è mai stato attraverso foto e video. Il turismo passa anche da loro? Lo abbiamo chiesto alla diretta intressata.
Rosamaria, hai vissuto e studiato a Messina. Poi tante esperienze e infine un arrivederci: perché?
In realtà sono andata via dalla Sicilia per seguire l’amore, ma non avevo un lavoro che mi trattenesse. Avevo davvero fatto tante esperienze ma in mano non avevo nulla di concreto e nessuna possibilità di un lavoro come si deve all’orizzonte. Sicuramente avevo bisogno di un po’ di stabilità.
Lontano dalla tua terra, l’amore per Messina e la Sicilia è cresciuto?
Quando ti allontani inizi a vedere le cose diversamente e probabilmente anche a provare sensazioni diverse rispetto a prima. Ho sempre amato la Sicilia e sapevo mi sarebbe mancata. Certi legami non credo si possano spiegare a chi non ha vissuto l’esperienza del distacco e forse nemmeno a chi non è nato in Sicilia.
Come nasce il progetto sicilia_aprimavista?
Quando la pagina è nata vivevo ancora in Sicilia, Instagram inizialmente era nato per condividere foto e c’erano tante pagine di repost. Anche la mia era una di queste, ricondividevo gli scatti più belli della nostra isola. Poi sono partita e poco dopo c’è stata la pandemia. A quel punto la pagina è diventata anche un modo per colmare la nostalgia di casa e la voglia di far conoscere luoghi e storie ha fatto il resto.
Nel raccontare la Sicilia e le sue meraviglie hai incontrato tante altre persone, ragazze e ragazzi, che fanno lo stesso. Cosa vi unisce in questa missione?
Forse la cosa più bella di Instagram è proprio quella di riuscire a creare delle community attorno a degli interessi in comune. Ho conosciuto persone davvero appassionate, che raccontano la Sicilia con gli occhi di chi la vive, e li invidio perché io, quando ci vivevo, probabilmente non riuscivo ad apprezzarla a dovere. Credo ci unisca la voglia di cambiare le cose, di rendere la Sicilia un posto dal quale non dover andar via.
Secondo te, progetti come il tuo e di chi racconta le bellezze messinesi e siciliane, possono aiutare la nostra terra?
Assolutamente sì. E mi piacerebbe citare tanti profili che si impegnano anche molto più concretamente di me che sono lontana, ma so già che ne dimenticherei tanti altri. Posso dirti che tra questi c’è chi organizza tour in collaborazione con le guide turistiche, ci sono guide turistiche approdate sui social durante lo stop per il Covid, host di bellissime strutture, aziende agricole (e non solo) con bellissime realtà che meritano di essere conosciute e valorizzate. Credo che questi progetti diano modo alla gente di arrivare a un pubblico più ampio e questo sicuramente è un bene.
Se dovessi descrivere con poche parole a uno straniero cos’è la Sicilia, cosa diresti?
Gli direi che: la Sicilia è quel luogo senza tempo in cui terra e mare si abbracciano e il loro respiro ti inebria. In Sicilia trovi passato e presente che convivono ancora. Troverai cose che ti faranno storcere il naso ma subito dopo troverai qualcuno pronto a tenderti una mano, regalarti un sorriso, farti abbuffare a volontà. E vuoi mettere il cibo? I sapori della Sicilia non li troverai da nessun’altra parte e non li dimenticherai più.
E se dovessi lanciare un messaggio a chi resta in Sicilia?
A chi resta in Sicilia vorrei solo dire di impegnarsi seriamente a far sì che le cose migliorino. Anche quando vi sembrerà che non state riuscendo a cambiare nulla non fermatevi, non lasciatevi abbattere. Se ci credete veramente e vi impegnate sul serio le cose prima o poi cambieranno. E prima o poi torneremo anche noi che eravamo andati via a darvi una mano!
Condivido pienamente. Bisogna che tutti noi Siciliani, ci svegliamo dal lungo torpore mentale che ci attanaglia da troppo tempo, e ci interessiamo di più della “res pubblica” per cambiare la governance di questa meravigliosa terra, che ha bisogno di essere amata dai Siciliani e rispettata di più dai nostri Amministratori pubblici che la hanno solo depredata per loro fini speculativi e padronali, devastando la sua economia produttiva, e costringendo i suoi giovani ad emigrare fuori dal nostro Paese per tentare migliori fortune. La colpa è solo nostra, quando non riusciamo a selezionare con il nostro voto una classe dirigente politica, nemmeno decente, che ha desertificato la nostra terra, che è ricca di storia, cultura, e di saperi, ma tutto ciò è stato vanificato dalla subcultura ed incultura politica delle nostre scelte che non poggiano su programmi, progetti e visione strategiche necessari per rilanciare la nostra Sicilia in Europa, ma sono scritti sulle ” sabbie mobili” dei satrapi di turno, che ci mettono solo le loro facce, alcune anche di bronzo, ritenendo che devono essere votati, sol perchè si presentano alle elezioni, promettendo nulla, e senza conoscere neaanche l’a.b.c. del manuale del buon amministratore, ed altri, neanche quello del buon cittadino. ” Nessuno dorma!”