La comunità LGBTQ+ risponde alle affermazioni di Nino Principato sul bacio di Achille Lauro a Bass Doms al festival di Sanremo.
Continuano imperterrite le polemiche in merito alle dichiarazioni che Nino Principato, architetto e membro del CDA del Teatro Vittorio Emanuele, ha scritto su facebook in merito al festival di Sanremo.
“Un’ostentazione di cattivo gusto”
Queste le parole che hanno fatto scalpore, pronunciate da Principato sul bacio che il cantante Achille Lauro ha dato a Boss Doms in occasione della sua esibizione sul palco dell’Ariston. L’architetto si difende dichiarando di non essere omofobo e, in merito all’incarico ottenuto nel Teatro, afferma che il ruolo che ricopre è a titolo gratuito.
Gli episodi si succedono
Non è comunque la prima volta che le parole di Principato lasciano strascichi. L’anno scorso infatti si era opposto all’intitolazione di una via ai “Costruttori di Pace”, esclamando “Il nulla trionfa ancora”. Non solo. Anche lo stesso sindaco De Luca, in merito alla manifestazione del Gay Pride, affermò di non condividere il fanatismo nelle diversità.
Le richieste
“Makwan” Arcigay Messina e Liberazione Queer+ Messina, richiedono, a seguito degli episodi esposti, le dimissioni di Principato dal CDA del Vittorio Emanuele ed anche un’azione del Primo Cittadino, Cateno De Luca, in merito al fenomeno dell’omolesbobitransfobia.
E’ cattivo gusto anche un bacio volgare tra uomo e donna.
Basta questa falsa ipocrisia !
Ognuno deve essere libero di pensarla in modo diverso, sempre nel rispetto delle persone, e questo non significa essere omofobo
Principato non mollare, queste lobby non fanno altro che cercare di zittire le persone che la pensano diversamente da loro. Oggi esprimere il proprio pensiero non è più possibile, rischi di diventare omofobo, negazionista, fascista, bigotto etc. etc., in poche parole sei pericoloso.
Anch’io non comprendo la censura posta nei confronti dell’Architetto Principato per avere espresso un giudizio sul bacio di Achille Lauro a Boss Doms nel contesto del Festival di Sanremo, a cui darei più posto alla musica che all’esibizionismo gratuito e alla pratica del sensazionionalismo a tutti costi, quasi ritedendo il bacio tra gay un evento da colpire nella sua estrema libertà o come se le dinamiche amorose omosessuali dovessero trovare nel pubblico la loro legittimazione. Tutto è possibile, ma tutto può essere giudicato in base alla propria sensibilità, sensa essere necessariamente omofobi.
Abbiamo combattuto per secoli contro la negazione dei diritti e per l’affermazione della libertà di pensiero e di giudizio. Atteggiamenti di censura con chi la pensa diversamente rischiano di ribaltarsi nel loro opposto .
Ed invece è assolutamente giusto zittire, e così impedire di alimentare odio ed emarginazione, chiunque si permetta di giudicare chi ha un diverso modo di vivere, credere o amare. Qui non si tratta di esprimere liberamente il proprio libero pensiero, ma di garantire uguali rispetto e libertà alle minoranze anche quando non vi si appartiene, assicurando comunque loro gli stessi identici diritti della maggioranza della gente. Certamente la stessa “ostentazione ” fra due persone di diverso sesso non avrebbe scatenato questa arrogante “ostentazione” di disgusto.
Oggi o si è gay o si passa per omofobi….che pena.