La fotografa messinese espone anche a New York. E intanto prosegue il suo progetto sul cambiamento climatico
MESSINA – La fotografa Tina Smeraldi si gode un piccolo, grande traguardo. Una delle sue foto è stata mostrata a milioni di persone, turisti, manager e abitanti della Grande Mela, New York. Uno dei suoi ritratti fotografici è stato esposto a Times Square, con grande soddisfazione per la messinese.
Tina Smeraldi: “Un sogno”
“Ci si sente come dentro ad un sogno – ha dichiarato Tina Smeraldi ai microfono di Tempostretto -. New York per tanti versi è la meta a cui molti artisti ambiscono ed esserci arrivata in modo così repentino mi ha sorpresa molto. Times Square è il cuore pulsante di New York, il suo emblema, fatta di grattacieli, luci sempre accese, taxi gialli, e fiumi di persone che attraversano la strada senza mai toccarsi. Essere esposta ad un pubblico così vasto ha rappresentato una grande opportunità per me ma soprattutto per i miei progetti fotografici. Times Square è una vetrina che permette di affacciarti al mondo, o meglio, una piccola fetta di mondo, quello che domina su tutto il resto, e su quest’ argomento potremmo parlarne per ore, ma non è questo il momento”.
La passione per la fotografia
Tina Smeraldi e la macchina fotografica sono “amiche” da tempo: “La passione per la fotografia infondo ce l’ho sempre avuta ma per molti anni ho dedicato il mio tempo allo studio della musica, altra mia grande passione. Solo dopo aver iniziato a viaggiare in giro per il mondo ho deciso che la fotografia doveva essere il mio canale principale, la mia voce ma soprattutto uno strumento per fare luce sulle dinamiche sociali che caratterizzano il nostro tempo. Il termine fotografia significa proprio questo: scrivere con la luce. Mi sono formata da autodidatta, ma nel corso del tempo ho frequentato workshop e corsi di fotografia e tutt’ora dedico molto tempo allo studio”.
Il progetto sul cambiamento climatico
E la sua fotografia lancia costanti messaggi. Uno dei progetti che porta avanti, ad esempio, riguarda la sostenibilità e la difesa dell’ambiente: “Uno dei progetti che mi sta più a cuore è quello che riguarda il cambiamento climatico. Inizia nel 2019, durante il mio soggiorno in Norvegia. Lì il paesaggio è percepito diversamente, l’ambiente non è solo suolo da calpestare ma parte fondamentale della vita quotidiana. Il progetto nasce dalla necessità di far emergere dagli abissi e dalle ceneri ciò che vogliamo tenere nascosto agli occhi così che il cuore non ne possa essere turbato. Dall’inquinamento da plastica nei mari, ai devastanti incendi che impoveriscono e deturpano il nostro pianeta della sua essenza vitale. Ho scelto di rappresentarlo attraverso una serie di ritratti ambientati in cui l’uomo è posto al centro della scena come artefice ma al tempo stesso vittima del sistema da lui creato”.
L’obiettivo: “Risvegliare le coscienze”
“L’obiettivo – prosegue – è di risvegliare le coscienze verso una nuova consapevolezza e di decentrare il nostro posto nel mondo. Il progetto è stato bene accolto da diversi curatori d’arte e questo mi sta permettendo di esporre presso gallerie e location di un certo livello da Torino a Roma , da Venezia a Milano. Adesso in pentola ci sono altre mete che mi vedranno fuori dall’Italia. Ma al momento preferisco non espormi troppo in merito”. E il sogno? “Sono una visionaria e di sogni ne ho moltissimi. Ma forse quello che al momento sento più vicino a me è di poter avere sempre il coraggio di esprimermi e dare voce a coloro i quali la voce è stata silenziata e la libertà negata”.