Quale futuro per le Madonie? Dal turismo alle peculiarità territoriali, saranno diversi i temi al centro dell’incontro.
Le Madonie e le loro caratteristiche al centro di un convegno, a Isnello in provincia di Palermo. Il prossimo 25 gennaio l’appuntamento, fissato per le 9.30 al Museo GAL Hassin di via della Fontana Mitri.
Gli ospiti e gli interventi previsti
Sono diversi gli ospiti previsti, introdotti dal sindaco Marcello Catanzaro. Interverranno al convegno Giuseppe Mogavero, presidente della Fondazione GAL Hassin; Giovanni Ruggieri, docente di Economia delle industrie turistiche presso l’università di Palermo; Alessandro Ficile, presidente della Società di sviluppo delle Madonie; Stefano Agosta, docente di Diritto costituzione presso l’università di Messina; Luca Antonini, giudice della Corte costituzionale,; Francesco Tufarelli, dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Ufficio per le politiche urbane e della montagna, affronteranno i vari aspetti dal punto di vista legislativo, economico, pubblico e privato.
Prevista, inoltre, la presenza dell’assessore regionale al Territorio Totò Cordaro. Presenzieranno anche il commissario straordinario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone e il presidente dell’Unione dei Comuni delle Madonie Pietro Macaluso. Il dibattito sarà moderato da Roberto Valenza.
Le Madonie: dal turismo alle strutture presenti
Tra i principali temi all’ordine del giorno, il turismo e le strutture ad esso correlate come l’Area Protetta delle Madonie e il Parco Avventura. Si parlerà, infi, anche del comune di Isnello e del potenziale scientifico, didattico e divulgativo del Centro Internazionale per le scienze astronomiche GAL Hassin ospitato presso il comune palermitano.
«E da ultimo, ma non certamente per importanza -sottolinea il sindaco di Isnello, Marcello Catanzaro- meritano di essere citati i numerosi percorsi storici e culturali che, insieme alle tradizioni culinarie, qualificano ancora di più l’offerta turistica. Si tratterà di una analisi attenta che ci consenta di sviluppare una seria riflessione sullo stato attuale del governo del territorio che ad oggi, nonostante gli sforzi, non riesce a contenere la “fuga” di molti giovani validi che in assenza di concrete opportunità sono costretti ad emigrare».