Le mafie stanno sfruttando la crisi per infiltrarsi nell’imprenditoria locale. Di come contrastarle discuteranno Giuseppe Antoci, ex presidente del parco dei Nebrodi, e il presidente di Addiopizzo Messina, Enrico Pistorino
Come ha influito l’emergenza Covid-19 sulla criminalità organizzata? Di questo tratterà l’evento “A tu per tu: le mafie ai tempi del Coronavirus”, organizzato per il 12 giugno da Volt Messina, che vedrà la partecipazione dell’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci. A discutere ci saranno inoltre Enrico Pistorino, presidente dell’associazione antiracket Addiopizzo Messina, e il coordinatore di Volt Messina Alfredo Mangano.
Durante la crisi, le mafie hanno continuato a operare, adattandosi rapidamente al nuovo contesto. In particolare, la criminalità organizzata sta facendo leva sui bisogni di tanti imprenditori in difficoltà, rilevando imprese e immobili o tramite usura. Quanto è alto il rischio di infiltrazioni mafiose nell’imprenditoria locale a seguito della crisi sanitaria? Come si può combattere il fenomeno?
Dare risposte concrete non è facile. Un contributo decisivo può venire da chi ha già affrontato le mafie efficacemente. Il protocollo Antoci ha colpito la cosiddetta mafia dei pascoli, che si spartiva i territori del Parco dei Nebrodi e i fondi europei che da essi derivavano.
Anche le associazioni antiracket svolgono un ruolo fondamentale, sostenendo gli imprenditori in un momento estremamente delicato: il percorso verso la denuncia dei propri estorsori. Alla politica spetta il compito di aiutare le vittime, mettendo a disposizione strumenti in grado di proteggerle e spingerle a denunciare.
Chiunque voglia approfondire l’argomento può collegarsi venerdì alle 16 alla diretta Facebook, disponibile sulla pagina di Volt Messina. Sarà possibile commentare e porre domande, che verranno raccolte dai moderatori Filippo Duci e Mariaelena Giacone. L’evento sarà il primo di un nuovo format, “A tu per tu”, in cui Volt Messina si propone di coinvolgere associazioni e realtà che affrontano contesti sociali disagiati. L’obiettivo è dare risposte concrete ai problemi del territorio, attraverso il contributo di chi quei problemi li vive e li affronta giorno dopo giorno.