Le mille bolle blu al Clan Off: un grandioso inizio di stagione

Le mille bolle blu al Clan Off: un grandioso inizio di stagione

Emanuela Giorgianni

Le mille bolle blu al Clan Off: un grandioso inizio di stagione

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domenica 27 Ottobre 2019 - 07:56

«Riflessioni», la nuova stagione teatrale del Clan Off Teatro ha avuto inizio con l’incredibile “Le mille bolle blu”, il monologo scritto da Salvatore Rizzo ed interpretato e diretto da Filippo Luna. In scena sabato 26 ottobre alle 18,30 e alle 21,30 e domenica 27 alle 18,30.

Una voce. Un’unica grande voce fa vivere le emozioni di due uomini e del loro amore, un’unica grande voce racconta la loro storia, accompagnata dalle musiche che l’hanno resa protagonista e dalle luci che ne incorniciano la trama. Nulla di più. Ma con una forza inarrestabile, come un pugno nello stomaco, colpisce i presenti e li rende protagonisti di quel complicato amore e di tutto il suo dolore.

È la storia di Nardino ed Emanuele descritta ne “Le mille bolle blu”, il monologo di Salvatore Rizzo, interpretato e diretto da Filippo Luna, tratto dall’omonimo racconto dello stesso autore, pubblicato in «Muore lentamente chi evita una passione – Diverse storie diverse». 

Un successo che, ad undici anni dal suo debutto al Teatro Montevergini di Palermo, ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti tra cui, nel 2010, il premio dell’Associazione Nazionale Critici Teatrali per l’interpretazione a Filippo Luna; e oggi torna a Messina, dopo sette anni dalla sua messa in scena per il cartellone di prosa del Teatro Vittorio Emanuele, per inaugurare “Riflessioni”, la stagione teatrale 2019-2020 del Clan Off. Sabato 26 ottobre alle 18,30 e alle 21,30 e domenica 27 alle 18,30.

Una voce, quella di Nardino, che riporta in vita personaggi e ambienti diversi, li rende tangibili, visibili, presenti, dinanzi agli occhi degli spettatori. Racconta il suo amore per Emanuele durato 30 anni, combattuto, nascosto, pieno di gelosie e timori ma sempre intenso, viscerale, vero, fino alla morte. Emanuele non c’è più ma la struggente nostalgia di Nardino, grazie alla magistrale interpretazione di Filippo Luna, lo rende vivo nelle sue parole e nei suoi gesti. Questo amore non si spegne mai, sebbene sempre celato dietro la loro versione ufficiale di mariti e padri, sebbene Nardino sia un barbiere di borgata ed Emanuele un avvocato di alta borghesia, sebbene in una Palermo difficile degli anni Sessanta.

Da solo nel suo salone il barbiere ripercorre la storia d’amore, che proprio nel salone è nata, e a scandirla sono le canzoni di quegli anni che ne tengono il tempo e ne ripercorrono la passione, la rabbia, il dolore; da “Le mille bolle blu“ di Mina fino a “More than a Woman” di Bee Gees. Il pubblico si ritrova protagonista di quell’amore che pur apparendo così sbagliato è autentico e condiviso profondamente, è travolgente, tragico, commovente, emozionante e anche divertente.

Per 70 minuti l’attenzione è totalmente focalizzata su di lui, non si abbassa neanche un istante, si è catturati dal suo sguardo, dalla sua intensità, dal suo mondo interiore di cui si diviene parte integrante, si ride con Nardi, si piange con lui, si sentono sulla propria pelle i suoi sentimenti.

Il suo amore per cui, fino alla fine, alla domanda “che ore sono?” si risponderà “le nove e venti”.

Un silenzioso urlo da cui non si può non venir travolti, un vero capolavoro, per cui il pubblico del Clan Off ha applaudito senza fine. 

Un commento

  1. Grande Filippo Luna!
    Grandi Mauro e Giovanni di Clan Off !
    Grazie al loro coraggio e tenacia, con il sostegno della Rete Latitudini, il grande Teatro trova ancora luogo e pubblico entusiasta a Messina.

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