Le prime ore reggine di monsignor Morrone

Le prime ore reggine di monsignor Morrone

Redazione

Le prime ore reggine di monsignor Morrone

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sabato 12 Giugno 2021 - 10:42

Prima l’atto d’affidamento alla Madonna della Consolazione, Patrona della città, alla Basilica dell’Eremo. Poi saluti istituzionali a Palazzo Alvaro

Sono le prime ore reggine per il neoarcivescovo della diocesi Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone.

Affidamento alla Patrona

Il presule crotonese ha voluto iniziare il suo cammino nella Chiesa reggino bovese con un atto di affidamento alla Madonna della Consolazione. Monsignor Fortunato Morrone, infatti, alle 9 di stamattina si è recato presso il Santuario dell’Eremo accompagnato dal delegato ad Omnia dell’arcidiocesi, monsignor Salvatore Santoro, qui è stato accolto dall’amministratore apostolico di Reggio Calabria – Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini.

da sx: il neoarcivescovo Fortunato Morrone
e il predecessore Giuseppe Fiorini Morosini

L’arcivescovo Morrone, una volta giunto all’Eremo, si è raccolto in preghiera ed ha affidato alla Patrona della arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova il suo ministero episcopale in riva allo Stretto.
Ad accogliere monsignor Morrone presso la Basilica intitolata alla Patrona, oltre all’amministratore apostolico, c’erano padre Alessandro Gatti, guardiano della Madonna della Consolazione, e padre Luigi Grisi, parroco della Parrocchia dell’Eremo, insieme a loro erano presenti tutti i padri cappuccini della comunità di Reggio.cvis

Visita istituzionale

A Palazzo Alvaro, ad accogliere il presule crotonese sono stati il Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, e il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà.
Ha affermato tra l’altro il prefetto Mariani che «la nostra è una missione, il nostro compito è aiutare la gente reggina a superare le difficoltà di ogni giorno, ad affrancarsi dalle tante tare che ci portiamo dietro». Il primo cittadino, a sua volta, a nome dell’intera comunità reggina ha dato il benvenuto «con tanto affetto e tanta partecipazione a sua eccellenza Fortunato Morrone. Un saluto filiale e affettuoso, non solo istituzionale», rammentando tra l’altro che «c’è stato sempre un legame di fiducia tra la città e il suo vescovo».

Lo stesso monsignor Morrone, di fatto alla sua prima uscita pubblica, ha chiesto agli interlocutori istituzionali ampia collaborazione «per recuperare e promuovere insieme, anzitutto il senso civico della nostra comune convivenza partendo dai nostri ragazzi, dalle nostre ragazze. Credo cheimpegnare energie e competenze nel campo educativo, appassionandoli al costruttivo protagonismo socio-politico e scommettendo sulla loro fresca creatività, è garanzia di futuro e crescita dell’intera comunità civile».
Il neoarcivescovo reggino ha continuato il suo discorso sottolineando che «contro ogni disaffezione alla cosa pubblica e da una generalizzata rassegnazione che frusta tante forze positive, nella consapevolezza che la laicità e l’autonomia della politica è valore costitutivo e costruttivo del vivere sociale, e interpretando il sentire di molti, mi permetto desiderare che l’esercizio politico sia di alto profilo e di ampio respiro».

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