Le risse tra minori una spia del disagio, pochi sogni e tanti incubi

Le risse tra minori una spia del disagio, pochi sogni e tanti incubi

Marco Olivieri

Le risse tra minori una spia del disagio, pochi sogni e tanti incubi

domenica 20 Ottobre 2024 - 08:50

A Messina e ovunque c'è bisogno di liberare le potenzialità delle nuove generazioni. E non di imprigionarle

MESSINA – Nuove violenze tra minorenni a Messina: un allarme educativo. Sia se si tratti di un “gioco” pericoloso da esibire su TikTok, sia se si tratti di fenomeni spontanei, la sostanza non cambia: è la spia di un disagio profondo. Ragazzine che aggrediscono loro coetanee: tirano i capelli, danno schiaffi, sferrano pugni e calci, mentre attorno c’è chi guarda, c’è chi filma col telefonino, c’è chi urla. E pochissimi o nessuno intervengono per pacificare gli animi. Qualcosa significa in termini di allarme psicologico, sociale, educativo. Senza retorica va ammesso. Il sogno giovanile, le prospettive, la spinta al cambiamento, seppure con tutti i chiaroscuri dell’età adolescenziale, cedono il posto alle “passioni tristi” e alla violenza cieca perché l’energia non viene spesa in un modo più salutare.

Proprio in queste settimane, sul quotidiano “la Repubblica”, si è riflettuto sulla condizione giovanile. Non a caso il filosofo Roberto Esposito ha parlato di “tre grandi crisi: ambientale, pandemica e bellica”. Crisi che incidono profondamente sulla psiche in termini d’incertezza e depressione. E lo scrittore Matteo Bussola osserva che “la pandemia è stata la lente che ci ha svelato il malessere e lo ha fatto bruciare” .

La battaglia nei corpi, i dati sul disagio mentale, la necessità di mettere al centro il desiderio

Così il corpo è diventato un terreno di battaglia, tra chi si taglia e chi rinuncia al cibo o lo vomita, nel momento in cui il controllo sul resto, su ciò che ci circonda, risulta drammaticamente impossibile. I numeri registrano un problema che docenti e terapeuti percepiscono ogni giorno:  due milioni di adolescenti tra i 10 e i 20 anni manifestano disagi mentali; il 75% degli studenti denuncia di avere “spesso” episodi di ansia causati dalla scuola; il 67% ha paura di voti e giudizi; il 34% desidera fuggire dalla scuola (la Repubblica, 29 aprile 2024)”.

Che fare dunque per ridare centralità al sogno e al desiderio? Un desiderio profondo che faccia da motore del cambiamento. Intanto occorre non generalizzare perché, anche all’interno delle nuove generazioni, come nel campo degli adulti, esistono mille risorse da valorizzare. E non solo da curare. Però, nello stesso tempo, il fenonomeno non va sottovalutato e per liberare davvero queste potenzialità, e per avvicinarsi alla cura e alla possibile guarigione, queste ferite vanno davvero guardate.

Il male di vivere e la questione sociale

Va pure ricordato quanto debba essere centrale, e non lo è nell’agenda attuale, la questione sociale. Sia chiaro, il male di vivere alberga sia nei giovani benestanti sia in chi affonda nell’emergenza economica. Ma non offrire orizzonti di cambiamento, nel segno della giustizia sociale, è davvero mortifero. Rende questa società passiva, vuota, incapace di futuro. Ripartiamo da qui. Voi, giovani, prendetevi il presente e il futuro. E, noi, adulti, impariamo a essere meno giudicanti e più attenti all’ascolto e alla cura. Continueremo a parlarne.

La foto è del cantante Alfa (dalla sua pagina facebook)

Alfa

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Un commento

  1. Direttore, in parte dissento l’ articolo, avendo assistito e visto queste risse…..e quello che ho visto non mi è piaciuto, e non mi ha suscitato comprensione ,ma categorica “condanna😖😤😡 ” …..non ho giudicato , ma constatato che la ferocia, e la cattiveria usata da queste ragazzine, non trovano per me attenuanti,così come “condanno ” chi riprende con il cellulare e non interviene a difendere il malcapitato/a di turno…..sul tram di recente si è verificata un altra aggressione 🤢🤮 …..una ragazza maggiorenne (perché ha detto la sua età) ha rimproverato una minorenne per quello che gli usciva dalla bocca in insulti e bestemmie…..risultato , la minorenne va all’ attacco della maggiorenne tirandola dai capelli . ..in questo caso gli adulti sono intervenuti a togliere la malcapitata dalla furia della ragazzina che non ha tollerato il rimprovero usando le mani.🤢…. non ho giudicato, sono stata attenta all’ ascolto e l’ unica cura era per la ragazza aggredita con inaudita ferocia🥺 …..idem di un altra aggressione con protagonista una mocciosa di 12,13 non di più che ha sferrato colpi alla testa a una ragazza, rea di aver parlato contro di lei….quindi dalle parole è passata ai fatti e il tutto, come sempre registrato su telefonini e postato sui social……non ho visto nessun disagio,anzi era tronfia di se stessa quando si è decisa a lasciarla stare, perché qui,nessuno dei presenti è intervenuto…..questi ragazzi sono senza sogni perché fanno venire gli incubi per quello che fanno…..sono senza sentimenti buoni, e lo si evince dalle aggressioni con ferocia ad
    anziani, a ragazzine/i, ai disabili,agli insegnanti,agli animali…..non so chi ha creato il mondo ,ma so sicuramente che non pensava facesse questa fine!!!!

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