Parlano condòmini e soci della cooperativa Turismo Sociale
Il complesso Les Roches Noires di Giardini Naxos tiene a far sentire ancora la sua voce specificando che è in condizioni ben diverse da quelle narrate giorni fa da pochi contestatori davanti al Tribunale di Messina, raccontante da questo giornale. Pubblichiamo integralmente una nota a firma dell’Avvocata Eleonora Baratta, che scrive a nome proprio, in quanto proprietaria di appartamento ed in quello di altri, soci come lei, o meno, della cooperativa Turismo sociale Naxos, titolare della piscina e locali limitrofi, compreso bar e concessione balneare di un tratto di spiaggia ove indi allestito da sempre il relativo lido.
“Avendo letto e visto video di Vostri articoli in ordine a vicenda giudiziaria in cui i promotori di alcuni procedimenti civili contro due supercondomini si dolevano delle loro lungaggini, poiché sono state confuse alcune circostanze relative ai due villaggi dal nome francese, vicini fra loro sebbene uno più lontano dal mare, ma di converso vicino all’autostrada e cioè il Village du soleil e l’altro più a portata di spiaggia ovvero il complesso Les Roches Noires, occorre forse chiarire quanto segue.
Per quel che ci risulta solo il primo ha avuto problemi di superbonus mentre l’altro, come sottolinea anche la Dott.ssa Valeria Zani -che sottoscrive con me la presente- figlia dell’ex amministratore per anni e votata in sua vece dai più in assemblea, però puntualmente impugnata da chi lo contrastava, aveva meramente presentato progetto di fattibilità ma era stato fermato proprio da chi ora si duole della lentezza dei processi civili messinesi, organizzando proteste poco partecipate e con ex proprietari, che nulla hanno da perdere…, con cui richiesero la nomina dell’attuale amministratore giudiziario, osteggiata dalla maggioranza interessata soprattutto al buon andamento della cosa comune di uso prevalentemente vacanziero.
Il complesso Les Roches Noires, come detto favorito rispetto all’altro dalla possibilità di recarsi in spiaggia più comodamente a piedi tramite la strada privata che oggi costeggia una pista di elicotteri (ove pare atterrino e decollino anche le star…), per quanto connotato da problemi comuni e al villaggio del sole e a tutti i megacondomini, dato che costituito anch’esso da almeno 700 appartamenti (fra mono e bi -vani e mezzo), non presenta affatto ponteggi o lavori interrotti.
Quantomeno non evidenti e ciò sia nelle parti c.d. italiane ove di recente anzi allestito l’hotel Portum -che giusto l’anno scorso si è espanso-, sia in quella c.d. canadese, ovvero nell’ancora c.d. corpo albergo, che non ha mai espletato la funzione per cui era stato così denominato, perchè venduto tutto nel boom di richieste per aver casa in quello che si rivelava uno dei centri turistici innovativi e più grandi d’Europa quando realizzato, agli inizi degli anni 80.
E tanto teniamo a precisarlo non solo per la sua posizione nei pressi della baia di Naxos e del gioiello Taormina e dintorni, pur non distante dalle principali città sicule, ma perchè dotato di tutti i comfort non comuni per il tempo, quale aria condizionata centralizzata, piscine e campi da tennis, zone ballo e spiaggia privata da sogno, accessibile -oggi come allora- ad ogni ora del giorno e della notte, illuminata dai fari o dalla luna o dai nostri falò dell’epoca, rigorosamente accompagnati dal suono delle chitarre, anche di qualche rivelatosi artista catanese, dotato com’era altresì di parrucchiere, mini market, pizzeria, servizio telefonia fra ospiti et cetera, ponendosi perciò nell’epoca d’oro in cui nato ma per i suoi riflessi ancora oggi, quasi unico nel suo genere di family resort a pochi passi dal mare, motivo per cui ha attirato almeno per una estate o parte di essa chiunque risiede o abbia transitato nella zona orientale della nostra splendida isola.
E sono davvero molti gli affezionati che ancora vi tornano per rivivere i magici momenti ivi trascorsi e tanti i nostalgici che lo hanno ripopolato, come la sottoscritta, soprattutto in periodo covid e suoi postumi, dato che rivalutati i luoghi non distanti dai propri, ove poter abbandonare auto e confusione cittadina e vivere in tenuta libera estiva, fra una folla eterogenea, forse troppo…, ma quando il numero di alloggi è abbondante sono rischi calcolati, così come quello di incontrare i divi che fanno scalo in elicottero.
Ecco perchè in tanti ci dissociamo così come dalle loro azioni giudiziarie dalla descrizione data dai promotori di una serie di controversie che hanno comportato, anche a causa di prevedibili consueti rinvii di trattazione dei procedimenti, paralisi burocratica/amministrativa in cui caduto il complesso e che pertanto nella confusione creata sulla persona fisica dell’amministratore ha portato la prevalenza a non essere puntuale nei pagamenti con le inevitabili conseguenze sulle parti comuni.
Anche l’attuale presidente della detta cooperativa turismo sociale Naxos Les Roches Noires, Dott.Felice Scollo, formata da una 70ina di soci/condomini si associa a quanto sopra, definendo concreto solo per il contenzioso pendente il rischio di distacco delle forniture e dei servizi, confermando le condizioni non ottimali dei garage e la carenza del servizio raccolta rifiuti, ma negando forte degrado per la mancata manutenzione, straordinaria e ordinaria, e ritenendo soprattutto inveritiero che il mare di fronte al complesso presenti problemi maggiori rispetto a quelli di tutta la costa siciliana, così come l’aria che, se nelle ore serali torride si riempie di sciame di insetti, è comprensibilmente dovuto ai disagi di cui sopra non imputabili al complesso e al fatto che un posto immerso nel verde è perciò popolato non solo da umani.