Sono le idee contenute nel Piano di utilizzo del demanio marittimo, in attesa di approvazione
MESSINA – Uno strumento atteso da sei anni, ora il Comune di Messina vuole accelerare per l’approvazione. Ieri l’amministrazione comunale ha esaminato le sei Afo (Area funzionale omogenea) del Pudm (Piano di utilizzo del demanio marittimo), con l’obiettivo di riqualificare le coste.
56 km di costa, 32 sullo Jonio e 24 sul Tirreno, sui quali è stato verificato il rispetto dei requisiti dettati dalle linee guida della Regione che prescrivono che almeno il 50% del demanio marittimo sia destinato alla libera fruizione.
Verranno istituite apposite aree per sistemare le barche, secondo le richieste già pervenute e le domande di iscrizione al Registro comunale dei natanti.
Quattro aree, invece, sono destinate alla balneazione, con l’obiettivo di ottenere la “bandiera blu“: Capo Peloro, Sant’Agata, Santa Margherita e, soprattutto, Maregrosso, dove ovviamente servirebbe un’imponente riqualificazione. “E’ una grande scommessa – dice il sindaco Cateno De Luca -. Maregrosso costituirà il nuovo affaccio a mare del centro di Messina”.
L’altra sfida, in zona nord, è la realizzazione della strada Mortelle – Tono. “Consentirà l’accesso ad una porzione di costa – conclude il sindaco – che potrà ospitare strutture balneari e aree gioco di grande richiamo”.