Aperte le collezioni dell'Università, la chiesa di Gesù e Maria delle Trombe, la casa museo di Maria Costa, il museo etnografico di Gesso, il Forte San Salvatore
Novemila visitatori in dodici città, grandi e piccole, un centinaio di luoghi aperti (ma diventeranno molti di più nei prossimi due weekend), le passeggiate pressoché esaurite ovunque, e questo nonostante sabato il famoso pubblico de Le Vie dei Tesori si sia mosso quasi ovunque sotto l’acqua.
Ha superato quota mille visitatori Messina che sabato ha dovuto fare i conti con il maltempo, ma si è ripresa domenica, aprendo le collezioni dell’Università e alcune chiese, tra cui quella di Gesù e Maria delle Trombe che conserva il venerato Bambinello delle Lacrime dinanzi a cui la gente si è fermata in preghiera; visitatori anche alla casa-museo della poetessa dialettale Maria Costa, al Sacrario di Cristo Re (nella foto) e a Mili San Marco e, fuori porta, al museo etnografico di Gesso. E come sempre, il pubblico non ha mancato la visita al Forte San Salvatore da dove si abbraccia lo Stretto.