Visite mediche cancellate, "ogni giorno situazioni simili per decine di pazienti"

Visite mediche cancellate, “ogni giorno situazioni simili per decine di pazienti”

Giuseppe Fontana

Visite mediche cancellate, “ogni giorno situazioni simili per decine di pazienti”

sabato 17 Febbraio 2024 - 10:20

Filippo Iannelli di Andiar/Assocendis: "Ogni giorno lottiamo con loro anche noi. Quanto si potrà andare avanti così?"

MESSINA – La storia di Maria Irrera, Charlotte Felis, Antonella Pettignelli e Roberta Ferrante e delle prenotazioni mediche cancellate a pochi giorni dagli esami stessi ha indignato centinaia di cittadini. Le quattro donne hanno ricevuto decine di messaggi con storie simili alla loro alla pagina Facebook del comitato “Voce è Vita” e all’indirizzo mail voceevita@gmail.com. La loro è una battaglia che sembra ancora soltanto agli inizi, perché quei “pazienti che hanno perso la pazienza” sono davvero tanti.

Iannelli: “Ogni giorno lottiamo con situazioni simili”

E la solidarietà arriva anche da medici e addetti ai lavori. Filippo Iannelli, presidente di Andiar/Assocendis, organizzazione sindacale delle strutture convenzionate siciliane (nella branca radiologia), ha applaudito la scelta delle donne di protestare. Il rappresentante sindacale ha spiegato: “Da parte nostra c’è la massima apertura a provvedere a queste prestazioni, quando ci sono questi disservizi. Siamo anche noi settore pubblico, visto che parliamo di strutture convenzionate. Come sindacato lottiamo ogni giorno con situazioni simili e abbiamo avuto molti colloqui nel tempo con l’assessorato regionale. Ma quando si continuano a tagliare i fondi è ovvio che poi accadano storie come quelle delle signore intervistate da voi”.

“Ce ne potremmo fare carico noi – ha proseguito Iannelli -. Capisco che avere a che fare con gli ospedali è sempre più complicato, per questioni di organizzazione mancante. Assurdo riprogrammare dall’oggi al domani, cancellando e riprenotando un anno dopo. Siamo vicini a queste denunce dei pazienti, combattiamo ogni giorno con loro. Riteniamo che queste prestazioni debbano essere garantite dal servizio sanitario nazionale. Faccio un esempio: le nostre strutture sono convenzionate per due, tre, quattro prestazioni al giorno, no? Poi è ovvio che la terza o la quarta, fuori dalla convenzione, salta come accaduto con le signore. E ogni anno noi sforiamo il budget per poter garantire le prestazioni, ma quanto potrà andare avanti così?”

Il sindacato: “Pazienti davvero danneggiati”

Iannelli ha concluso: “Alla fine sono sempre i pazienti a essere davvero danneggiati da queste situazioni insostenibili. Questi esami devono essere garantiti in un modo o nell’altro. Noi siamo disposti a farle anche extra budget, per venire incontro a persone che hanno disagi simili”. In programma incontri con la Regione? “Ne facciamo continuamente, 5 o 6 l’anno, ma non abbiamo mai risolto niente. Anche con l’abbattimento delle liste d’attesa, si sono soltanto spesi soldi in telefonate perché molte persone dagli elenchi del 2021 ovviamente hanno dovuto provvedere autonomamente”.

Un commento

  1. La svolta nella risoluzione dell’atavico problemo potrebbe essere:
    Legare i premi di produttivita’ dei Direttori Generali e Direttori delle UOC magari con l’abbattimento dell’80% del premio se la lista non viene abbattuta dell’ 80%.
    Ma ci vuole molto fegato per farlo !!!!!!

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