Al movimento Invece che Il Ponte non piace la nomina di Alberto Prestininzi
MESSINA – Le neo nomine al Comitato ponte non piacciono al movimento “Invece che il Ponte”, che attacca in particolare il presidente Alberto Prestininzi, bollato come “negazionista climatico”.
“Con l’assenso di Schifani per la Regione Siciliana e Occhiuto per la Regione Calabria, è stato nominato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’organismo indipendente cui sono demandati compiti di
supporto e consulenza per il progetto del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
A coordinarlo è stato chiamato Alberto Prestininzi , ordinario di Ingegneria della Terra presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ma noto soprattutto per essere il leader dei “negazionisti climatici” italiani.”, spiegano gli attivisti.
“Per intenderci, quel tizio che dichiara senza mezzi termini che “Il pianeta non è mai stato così bene”.
Il ministro Salvini probabilmente lo ripaga per la vicinanza politica e il loro comune sentire.
Il territorio dello Stretto non può subire l’ennesimo insulto di una nomina insensata, da respingere con la
massima fermezza: la sostenibilità di un’opera pubblica così impattante non può essere garantita da chi nega che l’ambiente sia impoverito e alterato dall’azione umana. Ci domandiamo se gli illustri scienziati chiamati a comporre la Commissione riterranno di poter accettare questo coordinamento.”, conclude il movimento.
Questo personaggio se lo potevano almeno risparmiare, anche se favorevole al ponte questo è troppo.
E se invece avesse ragione lui? Mettiamo il caso che gli uccelli continuino a nidificare sotto il ponte dello stretto, che altre specie di uccelli divengano caratteristica delle mutate condizioni ambientali. Che il ponte e la sua ombra, la sua luce e i suoi faretti consentano che si sviluppino altre specie di fauna acquatica e anche di flora marina e perché no, anche alpina se le piante crescono sopra il cemento e l’acciaio ad alta quota. Perchè mai arrabbiarsi. Non vogliamo mica credere a quella storiella della coerenza? Al fatto che una società ponte dello stretto abbia operato e operi come stipendificio dei soliti “eletti”, simpatizzanti e figli d’arte, Tutti in fondo abbiamo diritto alla libertà di espressione ed al dissenso. Lui dissente dalla opinione comune che il cambiamento climatico sia opera umana come noi dissentiamo dal credere che possa esserlo il ponte: solo Dio sa come e quando si farà !
ma basta con questo etichettare la gente come negazionista o novax, non se ne può più con il fanatismo vaccinale e adesso con quello ambientale
Diciamo che facendo cordoli per pista ciclabile e autobus in Via Garibaldi si restringe la carreggiata ad una sola corsia quindi Caos assoluto ….la zona Nord tagliata fuori verso piazza Cairoli anche a ZTL aperta ….non si potra’ circolare neppure con le ZTL aperte……Messina non è Roma, Non si puo’ fare a Messina una ZTL grande quanto Roma o Milano perché le nostre periferie sono abbandonate a se stesse idem i villaggi.
Qualcuno ha ancira dubbi che questo ponte non serva solo ad unire maggiormente mafia e ‘ndrangheta?
Perché ormai lo hanno capito anche le sogliole che sopravvivono nella sporcizia del fondale dello stretto di “mIssina”.
“Cchiù pilu pi tutti”.