Straripante Upea su Varese

Straripante Upea su Varese

Antonio Siragusano

Straripante Upea su Varese

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martedì 30 Dicembre 2014 - 09:47

Quarta vittoria casalinga consecutiva per l'Upea Capo d'Orlando che sconfigge la Pallacanestro Varese per 84-71. Risultato che poteva premiare ancor di più gli orlandini, vista la netta superiorità della squadra di coach Griccioli che ha dominato l’incontro per 3/4 andando anche sul +28 (60-32)

UPEA CAPO D’ORLANDO – OPENJOBMETIS VARESE 84-71 (27-14)(48-29)(65-45)

UPEA CAPO D’ORLANDO: Archie 17, Freeman 24, Hunt 9, Cochran, Henry 14, Soragna 12, Basile 8, Bianconi ne, Karavdic ne, Strati ne. All. Griccioli.

OPENJOBMETIS VARESE: Okoye 4, Robinson 22, Daniel, Eyenga 11, Diawara 16, Calllahan 8, Rautins 5, Deane 5, Casella, Balanzoni ne, Lepri ne, Pietrini ne. All. Pozzecco.

Primo quarto. Inizio di gara biancazzurro all’insegna di Dominique Archie: pronti, via, l’ala statunitense realizza due volte dai 6.75 (6-3). Dopo il primo canestro scatta il Teddy Bear Toss moment. Pioggia di peluches per un’iniziativa promossa dal blog La Giornata Tipo e patrocinata da Fip e Lega Basket. I peluches saranno donati tramite l'Associazione Siciliana per la lotta alla Leucemia ai Reparti di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale Civico di Palermo e del Policlinico Universitario di Catania. I nostri giocatori invece, faranno visita al "Centro Sorge il sole – Autismo" di Naso. Freeman non è da meno, altre due bombe per l’Orlandina, gli ospiti tengono botta grazie a Eyenga e Diawara (12-8). Una canestro da 3 di Deane scatena la reazione dell’Orlandina. I biancazzurri vanno a segno grazie al pick and roll di Henry e Hunt, con il numero 4 dell’Orlandina che va ad appoggiare al tabellone. Da una grande difesa di Freeman parte il contropiede paladino per i due punti Archie, Basile piedi uniti dall’arco realizza per l’esplosione di gioia del PalaFantozzi (20-11 al sesto). Henry in isolamento con un jump dalla media realizza ancora, ma Rautins dall’angolo interrompe il digiuno degli ospiti. Freeman da sotto, Archie realizza subendo il fallo e mette anche il libero aggiuntivo, l’Orlandina difendendo energicamente chiude il primo quarto sul -13 (27-14).

Secondo quarto. Cochran ruba palla a Casella e sul capovolgimento di fronte Henry riceve l’assist da Soragna e non perdona dalla lunga distanza (+16 Upea, 30-14). Cinque in fila di Robinson per gli ospiti, due per Soragna e Diawara e al 15esimo il parziale è

Sale sugli scudi Dario Hunt indomabile nel pitturato, prima concretizza un and 1, poi realizza elegantemente due volte in lay-up (39-27 al16esimo). Bomba di Henry, poi timbra il cartellino dall’arco capitan Matteo Soragna e Gianluca Basile esce dal cilindro un tiro pieno di quell’ignoranza che fa innamorare i ragazzini della pallacanestro. Fallo tecnico per protesta fischiato a Eyenga, all’intervallo l’Orlandina registra il massimo vantaggio (+19, 48-29).

Terzo quarto. Al rientro sul parquet Archie in fade away e Freeman con un acrobatico lay-up incrementano il vantaggio dell’Upea (52-29). Un’altra perla di Basile da nove metri, Freeman dal palleggio e poi di nuovo in penetrazione mandano in visibilio i presenti, l’Orlandina al 24esimo è sul +28 (60-32). Parziale 3-8 dei biancorossi con Rautins, Robinson e Diawara (63-40 al 29esimo). Henry in penetrazione fissa il parziale alla chiusura del terzo quarto sul 65-40.

Quarto quarto. Gli ospiti iniziano l’ultima frazione alzando il livello dell’intensità e al 35esimo hanno dimezzato lo svantaggio (parziale 1-16, 66-56). Freeman fa 2/2 ai liberi, Callahan realizza ancora dall’arco, viene fischiato fallo tecnico a Soragna, ma sul 68-60 a 4’ dalla fine il capitano non si scompone e va a segno dall’arco. Tecnico fischiato anche a coach Pozzecco, Teo Soragna ringrazia e a 3’ dalla fine il punteggio è 74-63. Dominique Archie riceve e realizza da 3 con spazio, Henry gli replica dalla stessa distanza e la gara si chiude 84-71.

Dichiarazioni

Coach Pozzecco: «Tutto molto semplice e abbastanza facile da commentare. Si è visto sin dall’inizio che per voi non era una giornata normale, Capo d’Orlando ha giocato una partita per certi versi anche superiore alle possibilità e noi siamo rimasti sorpresi e indietro. Abbiam capito tardi qual era l’approccio giusto. Se devo essere sincero a 3’ dalla fine ho creduto potessimo giocarcela, ma l’atmosfera del PalaFantozzi vi ha aiutato tanto, con il palazzo pieno il rendimento è salito. Non posso non parlare dell’accoglienza ricevuta, mi hanno applaudito tutti e non me l’aspettavo neanche, pensavo qualcuno si fosse risentito, ma alla fine il nostro rapporto è questo. Non so se merito tutto questo affetto, ma una cosa è certa penso di aver dato tutto quello che avevo per due posti. Uno è Capo d’Orlando e l’altro è Varese. Quando alleno una squadra e perdo poi la sera sono distrutto, il fatto che abbia perso con Capo d’Orlando non allevia il mio dolore. Ma sono contento di vedere felici Basile e Soragna, due persone straordinarie».

Coach Griccioli: «Oggi i complimenti vanno fatti a tutti, allo staff, ai ragazzi e alla gente. Abbiamo finito la gara ingiustamente in vantaggio di 13 punti, meritavamo di vincerla con uno scarto più ampio. Siamo stati bravi, ci siamo allenati con qualche difficoltà, ma la squadra ha interpretato al meglio le indicazioni date. Loro sono più atletici e più freschi di noi, data la doppia trasferta che abbiamo affrontato, c’è da essere molto soddisfatti, abbiamo fatto una gara di grande energia e intelligenza. Abbiamo costruito tanti tiri con grande lucidità, in questa condizione riuscire a esprimere questo tipo di pallacanestro è una cosa straordinaria. Grandissimo il nostro pubblico, sono contento che abbia applaudito Gianmarco, una figura di riferimento per la pallacanestro orlandina, ma la gente di Capo d’Orlando è fatta così, vuole bene sul serio e lascia vivere appieno la pallacanestro. Siamo ancora in emergenza, Hunt neanche camminava l’altro giorno, lo staff medico su Dario e anche su altri atleti sta svolgendo un lavoro eccezionale, a loro vanno i miei complimenti. Adesso dobbiamo “cogghiri” (raccogliere in dialetto siciliano, ndr) i pezzi e ricominciare. Sono felice per Baso perché io non avevo nessun dubbio su quanto avrebbe potuto darci e credo che stasera sia felice».

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