Test ancora poco indicativo a causa dell’elevato numero di giocatori in prova. Di Napoli: “Contiamo sul sostegno dei nostri tifosi. Argurio dovrà costruire la squadra in pochissimo tempo”
Termina con un pareggio per 1-1 la terza amichevole stagionale dell’Acr Messina: sul sintetico del “Garden Sport” di Mili la squadra guidata dal tecnico Arturo Di Napoli ha impattato con il Città di Messina (Promozione) in un test ancora poco indicativo a causa dell’elevato numero di giocatori in prova. Entrambi i gol nella ripresa: vantaggio del Città di Messina con Galletta, abile ad intercettare un errato disimpegno di Paratore prima di superare imparabilmente Hoxhaj con un preciso tiro dal limite dell'area; pareggio immediato dell’Acr Messina grazie ad un calcio di rigore trasformato con freddezza da Alessandro Parisi. Lo stesso ex difensore di Bari e Torino aveva mancato il bersaglio dagli undici metri sul risultato di 0-0 (palo). Subito titolare nell’Acr Messina il difensore ex Reggina Gaetano Ungaro. Buona la prova di Carmine Giorgione e Filippo Perfetto. Sabato prossimo nuova amichevole a Brolo contro la Futura (Prima Categoria).
A fine partita il tecnico Arturo Di Napoli ha tracciato un primo bilancio della preparazione: “D'ora in poi non si aggregeranno più giocatori in prova: da domani ogni arrivo sarà ufficiale e sarà parte integrante del nostro progetto. Sono molto felice dell’arrivo di Christian Argurio come nuovo ds, ci siamo già confrontati per costruire velocemente l’organico che dovrà affrontare il campionato di Lega Pro; è necessario avere in pochissimi giorni una base di venti giocatori su cui poter lavorare. Sono sicuro che avremo una grande risposta da parte della piazza a partire dalla campagna abbonamenti”.
Gli avvocati Villari e Grassani hanno intanto depositato presso il Collegio di Garanzia del Coni la memoria difensiva nell’interesse dell’Acr Messina in risposta al ricorso presentato dalla Vigor Lamezia dopo la sentenza di appello. Nel comunicato diffuso dallo Studio Legale Villari si legge che “nel corpo dell’atto sono stati contestati i motivi di ricorso proposti dalla controparte, ivi compresa l’istanza cautelare con la quale si chiede la sospensione della decisione impugnata”.
Domenico Colosi
