Il direttore sportivo del Messina fa il punto della situazione in vista dell’importante sfida di sabato con il Lecce. Una vittoria con i pugliesi potrebbe rappresentare la svolta tanto auspicata per riscattare le ultime deludenti prestazioni casalinghe.
Non nasconde la rabbia per le tre sconfitte consecutive il ds Fabrizio Ferrigno in una delle settimane più delicate dal suo approdo a Messina: “Ho detto ai ragazzi che le umiliazioni subite con Matera e Casertana sono come un tatuaggio impresso sulla pelle; Messina è una grande piazza che segue con passione le vicende della sua squadra, forse in un’altra realtà due sconfitte del genere avrebbero potuto essere metabolizzate con più tranquillità, ma qui diventano una vera e propria vergogna, è inevitabile sentirsi in difetto con i tifosi. Il Lecce viene a Messina per vincere, per noi è meglio giocare contro una squadra così blasonata: una delle leggi del calcio dice che non sempre vince il più forte, ma chi dimostra di avere più fame, e noi sicuramente siamo in cerca di una reazione di un certo tipo”.
Sul rinnovamento quasi totale dell’organico rispetto alla scorsa stagione: “Il nostro mercato è chiaramente divenuto più complesso poiché ci siamo confrontati in sede di campagna acquisti con club molto attrezzati come ad esempio Cremonese o Benevento. Rifarei tutte le scelte che ho fatto, abbiamo preso giocatori di categoria con alcuni elementi provenienti anche dalla serie B: il nostro obiettivo è la salvezza e la squadra ha i mezzi per ottenerla, anche se dovesse arrivare all’ultimo minuto dell’ultima giornata. In questo momento così particolare è necessario stare vicini alla squadra, all’allenatore e alla società: alla fine tireremo le somme”.
Chiusura sulla prossima partita dei giallorossi: “Sabato dovranno entrare sul terreno di gioco diciotto guerrieri, non è importante il risultato, ma la prestazione che deve essere di un certo livello: la squadra deve mostrare una reazione. Molto dipenderà dai primi venti minuti: dobbiamo vincere ogni duello, sovrastare i loro giocatori. Non ci sono fenomeni in giro, lo stesso Lecce sabato ha incontrato notevoli difficoltà con la Paganese e il medesimo discorso vale per Salernitana-Melfi. Dobbiamo dare battaglia su tutti i campi, a mio avviso le difficoltà incontrate fino ad oggi non hanno origine dalla preparazione atletica ma da un problema psicologico: basti pensare alle numerose espulsioni fin qui accumulate. È necessario riprendere il discorso interrotto dopo il derby con la Reggina: sono fiducioso per una pronta ripresa della squadra”.
Domenico Colosi