Dichiarazioni inusuali per il nuovo acquisto del Messina, che spazia in conferenza stampa dal suo rapporto con la fede alle tappe che hanno contraddistinto la sua carriera. Orlando: “Con il Barletta per trovare continuità di risultati”.
Giocatore dall’enorme potenziale tecnico, il nuovo acquisto Manuel Mancini si presenta ai suoi nuovi tifosi spaziando dai motivi che lo hanno condotto in riva allo Stretto fino alle sue scelte di vita, la fede ritrovata e la decisione di aderire al gruppo degli “Atleti di Cristo”, un movimento che coniuga sport e spiritualità di cui fanno parte anche giocatori come Kakà, Nicola Legrottaglie e Gaetano d’Agostino. “Ho una forza in più quando sono in mezzo al campo, la fede mi dà un’energia che mi permette di vivere con serenità la mia professione e la mia vita privata”, ha dichiarato Mancini in conferenza stampa, “mio padre è morto quando era molto piccolo, eravamo otto fratelli e sicuramente non ho vissuto momenti facili. Avrei potuto raccogliere qualche soddisfazione in più nella mia carriera, ma sono una persona che non si nasconde quando si presentano certe problematiche, e questo nel calcio difficilmente paga. Penso ad esempio alla mia esperienza nell’Hellas Verona, quando entrai in conflitto con Mandorlini. Lo Monaco mi aveva già contattato in passato per portarmi al Catania, poi però non se ne fece nulla. A L’Aquila sono nati degli equivoci tattici sulla mia posizione in campo ed ho deciso di cambiare aria: posso operare come trequartista, interno di centrocampo o come esterno con il piede invertito. Giocare a Messina è un’opportunità splendida che ho colto immediatamente al volo, non mi interessa la classifica, sono convinto che sapremo rapidamente invertire la rotta, e la gara con il Savoia mi conforta in questo senso. Ho giocato in altre piazze del Sud come Taranto e Salerno, ideali per un giocatore con le mie caratteristiche: amo infatti avere continuamente stimoli in ambienti caldi e passionali, e Messina mi sembra la scelta giusta per rilanciarmi”.
Poche battute anche per l’attaccante Luca Orlando, tornato al gol dopo tre mesi di digiuno: “Sono contento di essermi sbloccato, segnare è sempre importante per un attaccante. Penso di aver dato comunque il mio contributo alla squadra giocando in una posizione più arretrata: ho parlato molto con il mister e credo che tornerò presto nel mio ruolo naturale. Le voci di mercato mi fanno chiaramente piacere (Orlando è richiesto da molte squadre di Lega Pro, Salernitana su tutte, ndr), ma sono sempre più convinto della scelta di Messina e non voglio interrompere la mia esperienza con questi colori. Con il Savoia abbiamo dato un bel segnale alle dirette concorrenti, ora dobbiamo trovare la necessaria continuità di risultati a partire dalla sfida con il Barletta”.
Domenico Colosi