Il Messina blocca il Lecce sull'1-1. Ora la salvezza è matematica FOTO

Il Messina blocca il Lecce sull’1-1. Ora la salvezza è matematica FOTO

Marco Ipsale

Il Messina blocca il Lecce sull’1-1. Ora la salvezza è matematica FOTO

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domenica 17 Aprile 2016 - 15:16

La prima frazione si conclude a reti inviolate. Nella ripresa il vantaggio dei pugliesi su un rigore apparso dubbio, poi il pari di Tavares. Per i salentini addio ai sogni di gloria, per i peloritani un punto che significa salvezza matematica. Prossimo appuntamento ad Agrigento ma è già tempo di pensare al futuro. LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO

Un bel Messina impone il pari al Lecce e aggiunge un altro punticino alla sua già buona classifica. Per i salentini, invece, il risultato di oggi significa dire quasi certamente addio ai sogni di gloria per il primo posto. La partita è vissuta di sussulti senza mai decollare veramente. Nella ripresa pugliesi in vantaggio con un calcio di rigore apparso dubbio, poi il pari del solito Tavares. C’è stato anche il tempo per sfiorare la rete della vittoria per entrambe le squadre ma prima Caturano e poi Cocuzza hanno fallito il colpo del ko. Il Messina può finalmente festeggiare la salvezza matematica e proiettarsi al prossimo appuntamento di Agrigento, con l’obiettivo di riconquistare il settimo posto. Ma nel frattempo si può già pensare al futuro.

IL PRE PARTITA

Lo sguardo è già rivolto al futuro ma, in realtà, c’è ancora un torneo da concludere, possibilmente in modo dignitoso. Il Messina ha raccolto solo un punto nelle ultime tre partite e anche nelle prossime tre affronterà avversari con maggiori esigenze di classifica. La salvezza, tra l’altro, non è ancora stata raggiunta matematicamente ed allora i peloritani devono riprendere a fare risultato e, magari, chiudere la pratica già oggi. L’avversario non è dei più semplici, quel Lecce vicecapolista che, di recente, ha sprecato fin troppe occasioni e lasciato via libera al Benevento, adesso avanti di quattro lunghezze. I salentini hanno il miglior rendimento esterno del campionato, avendo collezionato ben 25 punti in 15 partite, frutto di 6 vittorie, 7 pareggi e solo 2 sconfitte, a Catanzaro e Foggia.

In casa Messina è gravissima emergenza infortuni. Non saranno disponibili il portiere Berardi, i difensori Barilaro, Ionut e Genny Russo, il centrocampista Giorgione e gli attaccanti Barisic e Scardina. In più sono squalificati il difensore Fusca e il centrocampista Baccolo. Padulano e Cocuzza vanno in panchina ma non sono nelle migliori condizioni. Per fortuna rientrano dal primo minuto Martinelli e De Vito, che non sono scesi in campo a Castellammare, così come Burzigotti, che in Campania era entrato nella ripresa per forza di cose, in sostituzione dell’altro infortunato Barilaro. Mileto chiude il pacchetto arretrato, mentre Zanini viene avanzato a centrocampo, insieme a Fornito e Giuseppe Russo. In avanti gli unici tre pienamente disponibili sono Tavares, Gustavo e Salvemini. Tanti ragazzini delle scuole calcio messinesi ad accogliere i giocatori al loro ingresso in campo. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Franco Radaelli, giocatore giallorosso dal 1956 al 1963, sette stagioni in serie B culminate con la promozione in serie A.

IL PRIMO TEMPO

Dopo una prima fase di studio, la gara si accende al quarto d’ora grazie a Gustavo che, dalla destra, lascia partire un sinistro insidioso, costringendo Bleve a distendersi in angolo. Dal successivo corner, il colpo di testa di Tavares è alto. Il Lecce reagisce cinque minuti dopo: lancio per Moscardelli, Addario è in netto vantaggio ma non esce, l’attaccante leccese gli spara addosso la conclusione. L’angolo conseguente lo batte Legittimo, ci prova ancora Moscardelli, stavolta di testa, palla alta. Al 28’ lo stadio grida al gol ma il tiro di Salvemini, che si era fatto largo tra le maglie salentine a pochi passi da Bleve, si perde di un soffio fuori. Poi sale il Lecce. Al 37’ un tiro di Alcibiade in area viene respinto dalla difesa ma finisce sui piedi di Papini, che colpisce al volo ma non centra la porta. Due minuti dopo un rimpallo favorsice Sowe che si ritrova solo davanti ad Addario ma perde tempo e si fa anticipare in angolo da Mileto. Al 43’, infine, la punizione a girare di Lepore termina sul fondo.

IL SECONDO TEMPO

La ripresa si gioca sugli stessi ritmi blandi della prima frazione. Al 62', però, il Lecce passa in vantaggio: Papini lancia Caturano, De Vito gli sposta la palla, l'ex attaccante peloritano frana a terra e per l'arbitro è rigore. Dal dischetto Lepore spiazza Addario. Il Messina reagisce e raggiunge il pari al 71': Mileto lancia in area Tavares che, con un pallonetto, scavalca Bleve. Nel finale, un’occasione per parte per la vittoria, entrambe sprecate. All’87’ cross di Lepore per il colpo di testa di Caturano che, da pochi passi, spedisce fuori. Due minuti dopo splendido lancio di Tavares per Cocuzza, che si ritrova solo in area ma manda fuori e fallisce il match point. Nel recupero, infine, una botta da fuori area di Carrozza viene respinta da Addario.

IL TABELLINO

MESSINA – LECCE 1-1

MESSINA: Addario, Mileto, De Vito, Giuseppe Russo (67' Cocuzza), Martinelli, Burzigotti, Fornito, Zanini, Tavares, Gustavo, Salvemini. All. R. Di Napoli

LECCE: Bleve, Alcibiade, Legittimo, Papini, Cosenza, Abruzzese, Lepore, Salvi, Moscardelli, Sowe (60' Caturano), Doumbia. All. Braglia

ARBITRO: Giosuè D'Apice di Arezzo

ASSISTENTI: Mauro Galetto di Rovigo e Salvatore Affatato di Verbano Cusio Ossola

RETE: 63' Lepore, 71' Tavares

AMMONITI: 55' Fornito, 64' Cosenza, 69' Caturano, 84' Papini

ANGOLI: 1-7

RECUPERI: 0' e 5'

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. PAREGGIO IN CASA? E’ UNA SCONFITTA. DETTAGLIATAMENTE E PROFESSINALMENTE L’ARTICOLO VISIONA, ANCHE AGLI ASSENTI, COME E’ AVVENUTA LA PARTITA, PERO’ C’E’ IL PERO’ E’ UNA SCONFITTA, NON MEZZA VITTORIA O PAREGGIO. IL PAREGGIO PUO’ INTENDERSI FUORI CASA, MA IN CASA E’ SCONFITTA. AVEVO GIA’ SCRITTO CHE NON ERA UNA PASSEGGIATA.

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  2. PAREGGIO IN CASA? E’ UNA SCONFITTA. DETTAGLIATAMENTE E PROFESSINALMENTE L’ARTICOLO VISIONA, ANCHE AGLI ASSENTI, COME E’ AVVENUTA LA PARTITA, PERO’ C’E’ IL PERO’ E’ UNA SCONFITTA, NON MEZZA VITTORIA O PAREGGIO. IL PAREGGIO PUO’ INTENDERSI FUORI CASA, MA IN CASA E’ SCONFITTA. AVEVO GIA’ SCRITTO CHE NON ERA UNA PASSEGGIATA.

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