Il Messina cala il tris. 1-0 al Melfi, decide Tavares. FOTO

Il Messina cala il tris. 1-0 al Melfi, decide Tavares. FOTO

Marco Ipsale

Il Messina cala il tris. 1-0 al Melfi, decide Tavares. FOTO

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sabato 19 Marzo 2016 - 15:19

Terza vittoria consecutiva per i giallorossi, che ora possono preparasi al derby di Catania col morale alto. Prima parte della gara noiosa, con il Messina che deve già fare due cambi, causa infortunio. Alla mezz'ora esce Zanini ed entra Bramati, che però dopo un quarto d'ora s'infortuna a sua volta. L'unica fiammata arriva al 45' col colpo di testa di Scardina, che prende la traversa piena. Nella ripresa il Messina spinge e passa all'80' con un gran bel gol di Tavares. LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO

Finisce al grido di "chi non salta è catanese", con i tifosi già proiettati al derby di giovedì prossimo. Un derby al quale il Messina si presenterà con almeno undici punti di vantaggio o forse più a seconda del risultato degli etnei, impegnati domani ad Agrigento. Contro il Melfi, i peloritani sono riusciti a cogliere la terza vittoria consecutiva solo all'80, grazie ad un bel gol di Tavares, ma già in precedenza avevano sfiorato più volte la rete del vantaggio. Al termine del primo tempo, anzitutto, con il colpo di testa di Scardina finito sulla traversa, molto di più nella ripresa, quando la squadra è scesa in campo con un altro piglio e ha messo alle corde i lucani. I 40 punti in classifica servono a consolidare il settimo posto, a godersi il finale di campionato in tutta tranquillità e, perché no, a provare ad arrivare il più in alto possibile in classifica. Per farlo si parte dal derby di Catania, una partita per la quale gli stimoli non possono mancare.

IL PRE PARTITA:

Due pari e due sconfitte nelle prime quattro partite alla guida del Messina, poi due vittorie consecutive. Mister Lello Di Napoli vuole proseguire nel cammino intrapreso dopo un inizio stentato e l’occasione è propizia per cercare la terza vittoria consecutiva, contro il Melfi quart’ultimo in classifica. Squadra, quindi, ampiamente alla portata dei peloritani, pur se alla disperata ricerca di punti per provare a tirarsi fuori dalla zona play out. La salvezza diretta, per i lucani, al momento è distante tre lunghezze. A otto giornate dalla fine e con undici punti di vantaggio sul Catania, che occupa l’ultimo posto della zona play out, il Messina ha la salvezza ormai in tasca ma la sfida contro il Melfi può essere una buona opportunità per staccare ancora di più la zona calda, consolidare il settimo posto in classifica e presentarsi al derby del Massimino in tutta tranquillità. I lucani provengono da due pareggi consecutivi, in entrambi i casi si sono fatti raggiungere nei minuti di recupero. La scorsa settimana in casa contro il Martina, penultimo in classifica, quella precedente in casa della vicecapolista Lecce. In trasferta, il Melfi ha vinto solo una volta (ad Agrigento), pareggiato cinque e perso sei, stessi punti dell’Ischia. Hanno fatto peggio solo Martina e Lupa Castelli Romani, che hanno ottenuto appena un pareggio a fronte di dodici sconfitte. Il miglior marcatore è Simone Masini, con sette reti. All’andata il Messina vinse 2-0 in scioltezza, mentre lo scorso anno arrivò una sciagurata sconfitta casalinga che poi comportò la disputa dei play out. Mister Di Napoli deve fare a meno di Burzigotti ma recupera Ionut, che in settimana aveva subìto un affaticamente muscolare. Nel ruolo di terzino sinistro c'è Genny Russo mentre Zanini viene schierato a centrocampo al posto dello squalificato Giorgione. Giuseppe Russo parte dalla panchina, dove ci sono anche i recuperati Bramati, Cocuzza e Padulano, provenienti da lunghi infortuni. In avanti confermato il trio composto da Gustavo, Tavares e Scardina. Tra i lucani, in panchina, l'ex Gigi Silvestri, ben accolto dai pochi spettatori presenti. In tribuna c'è anche Giorgio Corona.

IL PRIMO TEMPO

Partita noiosissima, che si accende solo nel finale di frazione. All’inizio gioca meglio il Melfi ma senza creare nessuna occasione pericolosa, grazie anche ad alcune buone chiusure di Martinelli. La prima occasione del match arriva al 20’ ed è di marca giallorossa. Ionut lancia Scardina, che supera Petta e si trova solo davanti al portiere ma non controlla bene e riesce solo a colpire di tacco, Santurro respinge. Nei cinque minuti a seguire, una conclusione svirgolata di Genny Russo e un tiro altissimo di Gustavo. Alla mezz’ora s’infortuna Zanini e viene sostituito dal rientrante, dopo un lungo infortunio, Bramati. Ma il centrocampista giallorosso è sfortunatissimo e può restare in campo solo un quarto d’ora prima di infortunarsi a sua volta. Le sue condizioni, tra l’altro, sembrano molto peggiori rispetto a quelle del compagno ed esce in barella tra gli applausi. Al suo posto entra Barilaro ed il Messina passa al 4-4-2, col neo entrato sulla fascia destra di centrocampo, Gustavo a sinistra e le due punte al centro, Tavares e Scardina. Vengono concessi tre minuti di recupero, durante i quali il Messina sfiora il gol. La punizione di Fornito è perfetta per Scardina ma il colpo di testa dell'attaccante sbatte sulla traversa. Poco dopo ci prova anche Tavares, che impegna Santurro, costretto a rifugiarsi in angolo. In mezzo, la prima conclusione del Melfi verso la porta del Messina: il tiro di Masini, all’interno dell’area, si perde abbondantemente fuori.

IL SECONDO TEMPO

Ripresa molto più viva, con il Messina che fa la partita e spinge sin dall’inizio. Già al 47’ Tavares supera Cason e ha la palla del vantaggio solo davanti a Santurro, ma calcia addosso al portiere che così può respingere. Due minuti dopo Genny Russo triangola con Gustavo e va al cross, ancora Santurro la tocca di quel tanto che basta per toglierla dalla testa di Scardina. Al 55’ Gustavo ci prova da lontano invece di servire il meglio posizionato Tavares, la palla finisce fuori di gran lunga. Poi si fa vedere il Melfi. Al 57’ sponda in area di Masini, De Vito anticipa Soumarè ma la palla finisce sui piedi di Longo, che stoppa con difficoltà, si gira e tira fuori, contrastato da Baccolo. Al 62’ lucani ancora più pericolosi: lancio per Masini che si ritrova solo davanti a Berardi ma si allunga la palla e il portiere giallorosso è bravo ad uscire e bloccare. Al 64', il neo entrato Canotto se ne va sulla fascia destra, supera Russo, ma poi calcia debole tra le mani di Berardi. Da qui in poi sale in cattedra il Messina. Al 66’ cross di Barilaro, sponda di Scardina per Gustavo, che tira debole ma angolato, Santurro manda in angolo. Al 68' mister Di Napoli mostra che vuole vincere la partita, il campo gli darà ragione: dentro Padulano al posto di Genny Russo. Barilaro va a fare il terzino sinistro mentre il neo entrato l'esterno di destra a centrocampo. Ma in realtà quello del Messina è un 4-2-4 e i due esterni Padulano, appunto, e Gustavo agiscono più da attaccanti che da centrocampisti. Tra il 75’ e il 77’ due colpi di testa di Scardina, il primo respinto da Cason, il secondo fuori. E’ il preludio al gol, che arriva all’80’: dalla fascia sinistra Barilaro scambia con Gustavo e poi serve Tavares al vertice dell'area; il portoghese lascia partire una palombella che s’insacca all’incrocio dei pali, lì dove il portiere non può arrivare. All’87’ l’unico brivido finale per i giallorossi: palla in mezzo per Soumarè, che non riesce a dare forza al pallone davanti a Berardi, il portiere respinge e poi Martinelli allontana. Nel recupero l’ultima chance è ancora per il Messina: la punizione di Fornito viene respinta dal portiere sui piedi di Gustavo, poi l’estremo difensore devia in angolo anche il tentativo del brasiliano.

IL TABELLINO

MESSINA – MELFI 1-0

MESSINA: Berardi, Ionut, Genny Russo (68' Padulano), Baccolo, Martinelli, De Vito, Fornito, Zanini (32' Bramati, 45' Barilaro), Tavares, Gustavo, Scardina. All. R. Di Napoli

MELFI: Santurro, Annoni (68' Petricciuolo), Giron, Maimone, Cason, Petta, Soumarè, Giacomarro, Masini (71' Ingretolli), Finazzi (61' Canotto), Longo. All. Ugolotti

ARBITRO: Luca Candeo di Este

ASSISTENTI: Daniele Stazi di Ciampino e Luca Bianchini di Cesena

RETI: 80' Tavares

RECUPERI: 3' e 3'

ANGOLI: 6-4

AMMONITI: nessuno

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. OGNI TANTO UNA BUONA NOTIZIA, MA COL CATANIA COME SARA’. MI MERAVIGLIO CHE DOPO 2 VITTORIE NON SI SONO PRESENTATI ALLO STADIO I SOLITI NOTI POLITICI CHE VOGLIONO CAVALCARE QUESTO MOMENTO DI GLORIA. E’ RIFLESSIONE DI CIO’ CHE E’ SUCCESSO IN PASSATO DOVE I SINDACI ERANO I CAPI TIFOSI. PARLIAMO CONCRETAMENTE DELLA PARTITA. IN QUESTO ANALITICO E RARA BRAVURA DI UN COMMENTO DI PARTITA DEL GIORNALISTA SI EVINCE CHE LA SQUADRA GODE DI UN MOMENTO DI GLORIA, IL PROBLEMA SONO LE ALTRE, OVVERO IL CATANIA. SOLO DOPO UNA VITTORIA CHIARA E INDISCUSSA COL CATANIA SI PUO’ DEFINIRE CHE IL PROSSIMO ANNO QUESTA SQUADRA NON AVRA’ NE’ RIVALI, NE’ ESITAZIONE AD AFFRONTARE NON SOLO L’ULTIMA, MA ANCHE QUALCHE GRANDE. E’ IN QUESTO MESE CHE SI DEFINISCE IL 2016/17

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  2. OGNI TANTO UNA BUONA NOTIZIA, MA COL CATANIA COME SARA’. MI MERAVIGLIO CHE DOPO 2 VITTORIE NON SI SONO PRESENTATI ALLO STADIO I SOLITI NOTI POLITICI CHE VOGLIONO CAVALCARE QUESTO MOMENTO DI GLORIA. E’ RIFLESSIONE DI CIO’ CHE E’ SUCCESSO IN PASSATO DOVE I SINDACI ERANO I CAPI TIFOSI. PARLIAMO CONCRETAMENTE DELLA PARTITA. IN QUESTO ANALITICO E RARA BRAVURA DI UN COMMENTO DI PARTITA DEL GIORNALISTA SI EVINCE CHE LA SQUADRA GODE DI UN MOMENTO DI GLORIA, IL PROBLEMA SONO LE ALTRE, OVVERO IL CATANIA. SOLO DOPO UNA VITTORIA CHIARA E INDISCUSSA COL CATANIA SI PUO’ DEFINIRE CHE IL PROSSIMO ANNO QUESTA SQUADRA NON AVRA’ NE’ RIVALI, NE’ ESITAZIONE AD AFFRONTARE NON SOLO L’ULTIMA, MA ANCHE QUALCHE GRANDE. E’ IN QUESTO MESE CHE SI DEFINISCE IL 2016/17

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