Campani in vantaggio al 20' sugli sviluppi di un angolo: Carcione, al volo, sorprende Berardi. Il pari dei peloritani arriva ad inizio ripresa, con una pregevole conclusione da fuori area di Barisic, ma è solo illusorio. Appena cinque minuti dopo la Paganese torna in vantaggio con un colpo di testa di Deli, lasciato colpevolmente solo al centro dell'area. Al 72' Tavares fallisce il rigore del pari che però arriva cinque minuti dopo, su autogol di Acampora
Quando non si può vincere, meglio non perdere. Il Messina ha raggiunto il suo obiettivo dopo una partita che, a un certo punto, sembrava quasi compromessa ed ottiene un punto che fa classifica ed avvicina alla salvezza. La Paganese è scesa in campo con un piglio migliore rispetto ai peloritani, venuti fuori alla distanza. Dopo la rete del vantaggio, i campani hanno anche colpito una traversa e solo nel finale di frazione il Messina ha sfiorato la rete del pari, arrivato poi ad inizio ripresa. Una ripresa scoppiettante, dov’è successo di tutto. La Paganese è subito tornata in vantaggio ed ha sfiorato la rete dell’1-3. Poi l’espulsione di Baccolo, quella di Esposito e il rigore fallito da Tavares. Il pareggio è arrivato in modo un po’ casuale, su autorete, ma alla fine è più che meritato. Un risultato giusto al termine di una gara che poteva essere vinta da entrambe le squadre. Ma entrambe possono ritenersi soddisfatte per aver tenuto a distanza le dirette concorrenti.
IL PRE PARTITA
Costruire la salvezza a partire da oggi, al San Filippo, contro la Paganese. Una rivincita rispetto alla partita dello scorso anno, quando l’attuale tecnico della Paganese, Gianluca Grassadonia, sedeva sulla panchina dei peloritani. Fu 1-1 e si rivelò decisivo ai fini della condanna ai play out per il Messina e della salvezza diretta della Paganese, visto che a fine stagione le due squadre rimasero distanziate di tre punti. Quest'anno i campani hanno un punto in meno del Messina (è quello di penalità), sono reduci da tre vittorie consecutive (Juve Stabia, Andria e Martina) e, in precedenza, da due pareggi contro le due battistrada Foggia e Casertana. In trasferta hanno sin qui ottenuto tre vittorie (Andria, Monopoli e Melfi), tre pari e quattro sconfitte. Possono contare sul terzo attacco del torneo (28 reti realizzate, delle quali 10 in trasferta; solo Casertana, con 32, e Foggia, con 31, hanno fatto meglio) ma, di contro, hanno la quart’ultima difesa (28 anche le reti subite, delle quali 13 in trasferta; solo Lupa Castelli, con 35, Martina, con 34, e Ischia, con 32, hanno fatto peggio). Grassadonia ha in squadra il capocannoniere del campionato, Giuseppe Caccavallo, che ha siglato finora 11 reti, compreso quello dell’andata, poi pareggiato da Tavares.
Capitolo formazione. Confermato in porta Berardi, cambia la difesa. Martinelli è squalificato e Di Napoli lo sostituisce adattando De Vito al centro. In panchina il neo ingaggiato Ionut e i giovani Mileto e Genny Russo, che aveva ricoperto il ruolo nelle ultime due occasioni a gara in corso. Terzino destro è ancora Barilaro mentre terzino sinistro è Zanini, che nella maggior parte delle occasioni era stato impiegato a centrocampo. Qui è inamovibile il terzetto composto da Baccolo, Fornito e Giorgione. In avanti, Tavares e Gustavo avranno il supporto di Barisic. Pochi gli spettatori presenti, anche a causa di una pioggia battente che ha scoraggiato i tifosi dell'ultim'ora.
IL PRIMO TEMPO
Il Messina si sveglia solo nel finale di frazione e chiude in svantaggio il primo tempo. La Paganese è più viva, sfiora addirittura il raddoppio prima di difendersi con le unghie e con i denti. Già al 2’ un tiro insidioso di Cunzi impegna Berardi, che para a terra. Tra il 7’ e il 9’ due conclusioni, entrambe deboli, di Barisic: la prima di testa, la seconda d’interno; la palla va fuori. Al 20’ il vantaggio degli ospiti arriva direttamente da calcio d’angolo. Il cross finisce sui piedi di Carcione, al limite dell’area, che spara verso la porta di Berardi. Il portiere riesce solo a toccare e la palla s’insacca. Il Messina accusa il colpo. Al 27’ una buona occasione, solo potenziale, per i biancoscudati: cross di Giorgione per Tavares che fa buona sponda per Gustavo, ma la conclusione è alta. Alla mezz’ora ci prova Fornito da fuori area: Marruocco alza in angolo. Al 37’ la Paganese sfiora il raddoppio, di nuovo da calcio piazzato: la punizione diretta di Caccavallo scheggia la traversa e poi finisce alta. I peloritani producono due ottime occasioni solo negli ultimi minuti. Al 42’ il cross di Fornito è perfetto per Tavares, il suo colpo di testa è angolato ma Marruocco vola a togliere la palla dalla porta. Il portiere ospite è decisivo anche due minuti dopo, di nuovo su Tavares che, sul cross di Barilaro, si gira e tira. Poi arriva un nuovo cross, il portoghese viene atterrato e i giallorossi gridano al rigore. Non la pensa così l’arbitro, che fischia la fine dopo due minuti di recupero nonostante la lavagnetta elettronica ne avesse segnalato uno solo.
IL SECONDO TEMPO
Nella ripresa succede di tutto. Il Messina prima pareggia, poi torna in svantaggio, rischia l’1-3, sbaglia il rigore del pareggio ma riesce a raggiungerlo poco dopo su autogol. In mezzo, un’espulsione per parte. L’1-1 arriva subito, al 50’, grazie a Barisic, che lascia partire un gran tiro che s’insacca all’angolino basso alla sinistra di Marruocco. Appena cinque minuti e la Paganese torna in vantaggio: Caccavallo sulla destra fa quello che vuole, prima di crossare sulla testa di Deli, che si trova solissimo davanti a Berardi e mette in rete. Il Messina si butta in avanti alla ricerca del pari ma sbanda e al 63’ rischia di mandare tutto all’aria. Il contropiede dei campani è finalizzato da Caccavallo, che manda sul palo. Due minuti più tardi sembra finita lo stesso: fallo da dietro di Baccolo che, già ammonito, finisce anzitempo negli spogliatoi. La speranza si riaccende al 72’: Tavares viene steso in area da Esposito. E’ rigore e doppio giallo. Le squadre tornano in parità numerica ma il portoghese spreca la grande occasione del pari sparando alto dal dischetto. Il 2-2 arriva cinque minuti dopo: Tavares spizza di testa per Scardina che effettua un forte tiro cross in area, toccato dall’appena entrato Acampora. La palla sbatte sul palo ed entra in rete. Due minuti dopo il Messina ha persino una potenziale occasione per il 3-2. Russo lancia splendidamente sulla destra per Barilaro. In mezzo all’area ci sono soli Tavares e Scardina, ma il terzino non riesce a servirli e il suo debole cross viene respinto da un difensore. Poi una serie di capovolgimenti di fronte, con le due squadre che tentano di vincere senza però creare altre occasioni pericolose.
IL TABELLINO
MESSINA – PAGANESE 2-2
MESSINA: Berardi, Barilaro, Zanini, Baccolo, Burzigotti, De Vito, Fornito (86' Genny Russo), Giorgione, Tavares, Gustavo (68' Giuseppe Russo), Barisic (58' Scardina). All. R. Di Napoli
PAGANESE: Marruocco, Esposito, Bocchetti (57' Penna), Carcione, Sirignano, Tsouka, Deli, Guerri, Cicerelli (64' Vella, 76' Acampora), Caccavallo, Cunzi. All. Grassadonia
ARBITRO: Francesco Fourneau di Roma 1
ASSISTENTI: Veronica Vettorel di Latina e Leonardo De Palma di Termoli
RETI: 20' Carcione, 50' Barisic, 55' Deli, 77' aut. Acampora
AMMONITI: 4’ Esposito, 36’ De Vito, 38’ Baccolo, 39’ Giorgione e Cunzi, 73' Marruocco, 75' Guerri, 84' Fornito
ESPULSI: 65' Baccolo, 72' Esposito
ANGOLI: 8-2
RECUPERI: 2' e 4'
(Marco Ipsale)