La risposta alle voci: «Non ravvedo motivi plausibili per uno spostamento del titolo. Il combinato dell’art. 20 e dell’art. 52 della NOIF individuano in maniera dettagliata i modi ed i motivi che possono determinare l’ipotesi»
Sulla trattativa per il trasferimento del titolo del Milazzo a Messina, operazione sulla quale starebbe lavorando la famiglia Lo Monaco, è intervenuto questa mattina con decisione l’assessore allo sport del Comune di Milazzo, Pippo Midili: «Mi meraviglio di come, mentre c’è il silenzio della Società sportiva Milazzo, si debba assistere quasi giornalmente a tentativi di volata da parte di alcuni organi di stampa che, in barba ai vigenti regolamenti federali, continuano a proporre soluzioni fantasiose su spostamenti di titoli e squadra da Milazzo a Messina. Il massimo rispetto per la città ed i tifosi messinesi, che ho avuto modo di apprezzare nel corso della mia vita professionale ed ai quali auguro di cuore un immediato ritorno nel calcio professionistici ad alti livelli, ma ritengo che Milazzo, la città, i suoi tifosi, meritino lo stesso identico rispetto».
Il riferimento è proprio a livello normativo, e in particolare alla NOIF: «Non ravvedo motivi plausibili per uno spostamento del titolo – aggiunge Midili -. Il combinato dell’art. 20 e dell’art. 52 della NOIF, individuano in maniera dettagliata i modi ed i motivi che possono portare alla fusione, al trasferimento o al subentro del titolo sportivo. Tenuto conto, in maniera abbastanza consistente, del valore sportivo del titolo che è e rimane della città che lo ha conquistato sul campo, come più volte sottolineato sia dalla Federazione gioco calcio che dalle sentenze del Tar del Lazio, rimane da capire quali potrebbero essere i gravi ed improcrastinabili motivi che dovrebbero portare ad una fusione con una società non della stessa città e neanche di un Comune confinante. Di certo non la questione stadio. Il Grotta di Polifemo è, allo stato attuale, agibile per 2.500 posti così come previsto dalla normativa vigente per i campionati di seconda categoria. Nessuna deroga è stata concessa dalla Lega perché non necessaria in presenza della licenza concessa alla S.S. Milazzo in base all’art. 68 del TULPS ed in base alla decisione della commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo della provincia di Messina». Al momento si fa riferimento al comunicato ufficiale della Lega calcio n. 183/L dell’8 maggio 2012 nel quale la Lega Pro comunica che sono vigenti i campionati ed i gironi sia di Prima che di Seconda divisione e che quindi non sono mutate le norme che regolano i requisiti economici ed infrastrutturali che riguardano il Milazzo calcio.
«Ne tanto meno può essere motivo di fusione con società di fuori comune il fatto che non sia stata firmata la convenzione di gestione del Grotta di Polifemo tra l’Amministrazione comunale e la S.S. Milazzo – aggiunge ancora l’assessore allo Sport -. Già dal mese di dicembre abbiamo dato la nostra disponibilità all’accordo che prevede la gestione diretta per 5 anni; disponibilità ribadita nell’incontro informale tenutosi con la società in data 10 aprile 2012 nella sede comunale. In attesa di conoscere le decisioni della S.S. Milazzo, alla quale ribadiamo la disponibilità per la concessione in gestione dello Stadio, invito quanti in questo ultimo periodo danno libero sfogo a notizie che certamente creano apprensione, ad essere maggiormente accorti nel divulgare notizie che non trovano conferme né nella vigente normativa sportiva, né nelle dichiarazioni ufficiali della S.S. Milazzo».