"Purtroppo - afferma Italia dei Valori - il gioco d'azzardo legalizzato è la terza industria italiana per fatturato, ma è un costo sociale incredibile infatti ha portato e se non viene fermata, continuerà a portare alla rovina tantissime persone, fino al suicidio. Tante famiglie povere nella speranza di essere baciate dalla fortuna, si impoveriscono sempre di più. Il segretario cittadino Mammola si rivolge al sindaco Accorinti
Una raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare in materia di disposizione per il divieto di gioco d’azzardo. A proporla è Italia dei Valori, che spiega: “Purtroppo il gioco d’azzardo legalizzato è la terza industria italiana per fatturato, ma è un costo sociale incredibile infatti ha portato e se non viene fermata, continuerà a portare alla rovina tantissime persone, fino al suicidio. Tante famiglie povere nella speranza di essere baciate dalla fortuna, si impoveriscono sempre di più. Tanti governi di qualsiasi colore, hanno legalizzato nuovi giochi d’azzardo, perfino online. Ad oggi sono circa 15 milioni i giocatori abituali, 800.000 i ludopatici e 2-3 milioni sono a rischio patologico e per concludere 6 miliardi i costi per curare i malati di ludopatia oltre a tanti costi indotti contro gli 8 miliardi di tasse che entrano nelle casse delle Stato”.
La proposta di legge mira a “evitare che lo Stato prenda denaro sacrificando i cittadini”. La richiesta è quindi “il divieto assoluto e totale dei giochi con puntata unica con eccezione del lotto, di lotterie e di scommesse sugli eventi sportivi”.
“Per fortuna, il decreto “porcata salva slot” è stata annullato, anzi grazie a Renzi che ha “ordinato” ai Senatori del PD di ritornare sui propri passi – afferma il segretario cittadino dell’Italia dei Valori, Salvatore Mammola -. Idv sta raccogliendo, da qualche mese, le firme, in tutto il Paese, per promuovere una legge di iniziativa popolare in materia di disposizioni per il divieto del gioco d’azzardo, per questo chiediamo al sindaco Accorinti ed a tutto Consiglio comunale, al di là dei colori politici, di firmare contro il gioco d’azzardo e la ludopatia. Chiediamo, inoltre – conclude Salvatore Mammola – al nostro sindaco di fare un’ordinanza per vietare l’uso delle slot machine entro il raggio di un chilometro dalle scuole, dai luoghi di culto e da altre strutture socio-culturali pena la chiusura definitiva del locale che le ospita”.