“Le misure non solo non risolvono i problemi, ma rischiano di aggravarli. Viene smantellato il Reddito di cittadinanza senza dire da cosa sarà sostituito e questo mentre le persone in povertà assoluta hanno superato i 5 milioni"
MESSINA – “È una manovra inadeguata, pensata più per rispondere alle promesse elettorali che alle reali esigenze del Paese. Per questo esprimerò un voto contrario”. Così in aula la senatrice di “Sud Chiama Nord” e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Dafne Musolino. “Le misure non solo non risolvono i problemi, ma rischiano di aggravarli. Viene smantellato il Reddito di cittadinanza senza dire da cosa sarà sostituito e questo mentre le persone in povertà assoluta hanno superato i 5 milioni. Gli interventi contro il caro-bollette si fermano a marzo, senza alcuna indicazione sul reperimento delle risorse per il dopo.
“Norme per la Sicilia, accordo capestro”
Anche il pacchetto di norme per la Sicilia ha il sapore di un accordo capestro: a fronte di un’erogazione una tantum di 200 milioni si impone alla Sicilia di rinunciare a crediti di 9 miliardi, di ridurre la spesa corrente, di bloccare le future assunzioni, cosa che nel giro di 4 anni porterà alla paralisi della macchina amministrativa. A peggiorare ulteriormente il quadro, la mancanza di interventi per lo sviluppo del Mezzogiorno e un progetto di autonomia differenziata in cui il Parlamento e le regioni meridionali vengono escluse dal processo decisionale e in particolare da quello per la definizione Lep. Serviva una manovra che ponesse le basi per lo sviluppo economico e occupazionale, che è l’unica strada per fronteggiare la crisi e le incognite economiche legate al quadro internazionale. Se ne è scelta una sbagliata, che rischia soltanto di aggravare la situazione. Per questo voterò contro”.
no comment….
Gent.ma Senatrice Musolino e Egreg. Onorevole Gallo, voi che ci rappresentate con orgoglio da veri Messinesi e Siciliani,
se avete la possibilità come rappresentanti di SUD chiama Nord e Sicilia Vera, chiedete un incontro con il Presidente del Consiglio, la Signora Meloni, per ascoltarvi sui disagi che hanno provocato il COVID19 e la guerra RUSSIA- UCRANIA :
Covid19, proroga moratoria per prestiti e mutui.
Imprese e famiglie Italiane non sono in grado di restituire i quasi 70 miliardi di euro di debito accumulati.
A questo punto necessita una proroga delle moratoria da parte del governo che consentirebbe di congelare ancora qualche anno in attesa di superare l’emergenza pandemica , è un atto dovuto.
Solo così potremo passare da uno stato di emergenza alla ripartenza tanto auspicata che finora, sta riguardando solo pochi settori della nostra economia.
Come proposta tua per conto di SICILIA VERA.
RICORDIAMOCI CHE OLTRE ALLA PANDEMIA DOPO È SUBBENTRATA LA GUERRA IN UCRAIA CON TUTTE LE DIFFICOLTA CHE CONOSCIAMO:
AUMENTO ENERGETICO
AUMENTO DEL GAS
AUMENTO DELLA BENZINA
AUMENTO DEL CARRELLO SPESA
AUMENTO DELLE MATERIE PRIME
CON DISAGI OLTRE ALLE IMPRESE ANCHE PER LE FAMIGLIE
IMPRESE CHE CHIUDONO
6 MILIONI DI NUOVI POVERI
E 200 MILA IMPRESE CHE NON APRIRANNO E CON LA DISOCCUPAZIONE CHE AUMENTERÀ.
Non ho intenzione di affondare con questo governo. Sono tre anni che vivo normalmente e questo governo ci porta a vivere fuori dall’Italia o al suicidio.