Il vice presidente del consiglio Nino Interdonato ha trasmesso al sindaco l'ordine del giorno approvato 4 anni fa e rimasto lettera morta e che adesso potrebbe essere ancora attuabile.
Già dal 2014 i consiglieri di Sicilia Futura (in quel periodo Dr) avevano invitato l’amministrazione Accorinti ad attivare immediatamente un tavolo tecnico per fronteggiare l’allarme amianto usufruendo anche delle novità normative del periodo.
Ma non fu fatto nulla. A ricordarlo in una nota, indirizzata oggi al sindaco, è il vice presidente del consiglio comunale Nino Interdonato “intendo metterLa a conoscenza dell’odg approvato il 17.06.2014, all’unanimità dai consiglieri presenti. Con tale ordine del giorno che mi vedeva nelle vesti di proponente, si è voluto dare all’amministrazione comunale del tempo le linee guida da seguire per sfruttare al meglio gli strumenti normativi che la legge mette a disposizione per affrontare il problema amianto. L’atto di indirizzo impegnava il sindaco, Renato Accorinti, ad istituire un tavolo tecnico permanente con riferimento alla legge regionale n. 306 dello scorso 26 marzo, che prevede va l'attuazione di una serie di misure con l'obiettivo di mappare, bonificare e recuperare tutti i siti del territorio regionale nei quali è stata rilevata la presenza di amianto”.
Il Tavolo tecnico, stando all’ordine del giorno firmato da Interdonato, Amata, Abbate, Sorrenti, Carreri, La Paglia, avrebbe dovuto riunirsi con cadenza mensile e verificare lo stato relativo alla mappatura delle opere di bonifica, consentendo così di monitorare in maniera costante il rischio amianto nel territorio. Alla base della proposta c’era la legge regionale n.306 approvata il 26 marzo 2014 (primo firmatario l’onorevole Pippo Gianni).
“Al tempo dell’odg- ricorda ancora Interdonato– vi erano risorse regionali finalizzati alle operazioni di rimozione, trasporto e stoccaggio dell’amianto, e alla prevenzione attraverso un progetto ben preciso che mirava a togliere l’amianto prima di tutto dalle scuole, dagli ospedali e da tutti gli alloggi di edilizia pubblica. Poco o nulla è stato fatto dalla precedente amministrazione. Le trasmetto l’odg e la invito a verificare se sono ancora oggi risorse disponibili, cui la A.Ri.S.Me, potrà attingere al fine di eliminare l’amianto nei vari ambiti di risanamento”.