Grazie ad un emendamento presentato da Area Popolare saranno stanziati 20 milioni di euro per la continuità territoriale. Soddisfatto il parlamentare messinese Enzo Garofalo primo firmatario della proposta.
Continuità territoriale non deve essere solo una parola vuota. Occorre riempirla di contenuti, che sono i progetti e le risorse. Grazie ad un emendamento presentato alla legge di stabilità dal parlamentare messinese di Area Popolare Enzo Garofalo, il governo ha stanziato per la continuità territoriale ben 20 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 18 dello scorso anno destinati ad ex Metromare. Si tratta di risorse che finiranno ad esempio per ridurre le tariffe aeree (nel periodo di Natale un volo da Reggio a Roma può costare fino a 500 euro) e per rendere Messina sempre meno isola nell’isola.
"Venti milioni stanziati per la continuità territoriale sono solo uno dei provvedimenti previsti a sostegno del meridione- commenta il vice presidente della Commissione trasporti Garofalo-. Dopo i 30 milioni per la continuità nello Stretto un altro intervento che darà una boccata d'ossigeno al Sud e ai suoi abitanti all'interno di una legge di stabilità attenta alla Sicilia".
L’emendamento è stato sottoscritto anche dai colleghi di Area Popolare Bosco, Minardo, Misuraca e Pagano. I fondi serviranno ad abbassare le tariffe dei trasporti aerei, cosa di fondamentale importanza nell'ottica della continuità territoriale.
“Lo scorso anno, grazie all'impegno dell'ex ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, sono stati stanziati fondi per Metromare fino al 2018 che hanno dato serenità ai pendolari e ai lavoratori. Oggi un altro provvedimento che segna un importante passo nella direzione del rilancio del Sud che, come partito, stiamo perseguendo. Impegnarsi per il Sud significa, infatti, come più volte ribadito anche dal ministro Alfano, prima di tutto impegnarsi a garantire libertà di movimento per chi abita in quest'area del Paese. Una libertà di movimento che si traduce nella maggiore libertà di chi vi abita di spostarsi e di chi vuole visitarlo di poterlo raggiungere”.
L’obiettivo è quello d’invertire la logica degli interventi solo emergenziali e passare ad una prospettiva che punti alla strategia di sviluppo di ampio respiro.
“Ora che il Governo si sta impegnando seriamente in questa direzione- conclude Garofalo- anche la regione Sicilia faccia con determinazione la sua parte impegnandosi su questo fronte e prima di tutto garantendo la continuità territoriale agli abitanti delle isole minori".
La rete infrastrutturale in realtà dovrebbe essere tra le priorità di un governo regionale che però al momento è con l’acqua alla gola e dipende dal placet di Roma per approvare un bilancio sempre più vicino al baratro.
R.Br.
si ! ma i picciuli unni sunnu???????????????
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il rilancio non del sud, ma del xxxxxxxxx sud, a buon intenditor …
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