Il deputato messinese aveva chiesto un finanziamento di 30 milioni per tre anni, mentre ne è arrivato uno da 8 milioni e 400mila euro per un anno. Ok della Commissione bilancio della Camera anche alla realizzazione di uno studio di fattibilità per favorire i sistemi di collegamento marittimi, ferroviari e stradali tra gli insediamenti dell’area dello Stretto
La Commissione bilancio della Camera dei Deputati ha approvato, nella tarda serata di ieri, l'emendamento alla Legge di Stabilità 2014 presentato dai deputati Vincenzo Garofalo e Dore Misuraca sulla proroga del servizio Metromare. Per garantire la continuità del servizio arriveranno, per il 2014, 8 milioni e 400 mila euro.
“Non è stato facile – ha commentato Garofalo – ma alla fine ritengo che il risultato raggiunto sia importantissimo. Il mio emendamento prevedeva lo stanziamento di una somma che sarebbe servita a garantire il servizio per tre anni ma mi ritengo comunque soddisfatto per il risultato raggiunto ieri. Si è scongiurato il rischio di interruzione del collegamento rapido nello Stretto. E' chiaro che su questo argomento abbiamo svolto un lavoro insieme al Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e che continueremo a lavorare, già da oggi, affinché si trovino le risorse anche per il 2015 e per il 2016”.
Ma Garofalo ha incassato ieri anche un altro “sì”. La commissione bilancio della Camera dei Deputati, infatti, ha approvato un altro emendamento presentato dal deputato messinese e dai deputati Bosco, Minardo e Misuraca. L'emendamento prevede lo stanziamento di 200mila euro per la redazione di uno studio di fattibilità, da redigere entro il termine perentorio del 30 settembre 2014, per favorire i sistemi di collegamento marittimi, ferroviari e stradali tra gli insediamenti dell’area dello Stretto.
“Più volte – ha evidenziato Garofalo – ho denunciato le inadeguate condizioni complessive del trasporto nell’Area dello Stretto ed evidenziato la necessità di una radicale rivisitazione programmatica delle politiche di intervento nel territorio siciliano. L'obiettivo di questo studio di fattibilità è quello di individuare, seriamente e concretamente, le iniziative più opportune per accrescere i livelli di competitività ed efficienza dell’offerta di servizi disponibili per le diverse modalità di trasporto, nell’ambito della mobilità dell’area dello Stretto e a definire un quadro generale multimodale in grado di potenziare i sistemi di collegamento marittimi ferroviari e intermodali. Stipuleremo un Accordo di Programma Quadro per l’Area integrata dello Stretto. E quale area integrata può esistere se non si definisce un sistema coordinato nel settore dei trasporti? A questo lavoro, coordinato dal Ministro Lupi, parteciperanno gli enti locali, le Università, le Autorità Portuali e Marittime oltre tutti gli organismi che potranno offrire un valido e concreto contributo. Realizzare l’Area integrata dello Stretto – ha concluso Garofalo – significa creare una comunità di oltre un milione di abitanti con un piano di sviluppo nei vari settori economici in grado di competere con tutte le altre comunità europee. Una sfida per tutte le generazioni”.
Nessuno dubitava che alla fine questo governo ci avrebbe “concesso” un obolo. Un piccolo obolo, in attesa della richiesta di una altra…” elememosina” che “forse” ci verrà elargita anno dopo anno. Un po’ di dignità per favore. Infine… l’area metropolitana? Le ennesime chiacchiere. Non parliamo poi delle 200.00 euro dello studio di ” fattibilità “….