L'estate addosso, "attendiamo il pagamento"

L’estate addosso, “attendiamo il pagamento”

Marco Olivieri

L’estate addosso, “attendiamo il pagamento”

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sabato 14 Gennaio 2023 - 19:37

L'assessora Calafiore parla di "tempi tecnici normali. Alcuni hanno finito da poco il progetto"

MESSINA – “Attendiamo il pagamento per il progetto L’estate addosso. La risposta da Messina Social City e dalle istituzioni è sempre la stessa: di aspettare”. In questo periodo abbiamo ricevuto tre messaggi di questo tipo. 76 ragazzi e ragazze, con 58 aziende ospitanti, hanno partecipato alla seconda edizione del progetto sperimentale, nato per “offrire un’opportunità ai giovani, proponendo loro un’esperienza lavorativa”. E ora c’è chi attende, “una volta ultimato il progetto, il pagamento”.

Il compenso è di 600 euro mensili per un periodo determinato di 2 mesi, anche non continuativi. 25 ore settimanali, distribuite su cinque giorni, compresi domenica e festivi. Raggiunta da Tempostretto, già a fine dicembre l’assessora comunale alle Politiche sociali Alessandra Calafiore aveva precisato che “il compenso sarà dato a tutti senza problemi, come previsto, ma abbiamo dovuto attendere la fine del progetto. Alcuni hanno finito prima; altri dopo. I tempi sono quindi fisiologici e non c’è alcun ritardo”.

“Ci dicono di aspettare”

Da parte sua, scrive una giovane: “Dopo due mesi dalla fine del progetto ancora non ho ricevuto lo stipendio. Ho provato a contattare la Messina Social City e la loro risposta è sempre la stessa, di aspettare. Trovo ingiusto che dopo due mesi ancora non abbiamo ricevuto nulla. Ricordo che l’abbonamento per i mezzi e altre spese erano a carico nostro”. Ed evidenzia un altro partecipante: “Sembra un paradosso chiamarlo ancora L’estate addosso, dopo che il progetto è partito a novembre ed è finito a metà dicembre. Io, come molti altri ragazzi che hanno partecipato a questa iniziativa, con l’obiettivo di mettere da parte qualche soldo, abbiamo fatto tanti sacrifici in questi due mesi. Diversi di noi andavano pure a scuola e poi in servizio per cinque ore”.

Le frustrazioni economiche in una città dove manca il lavoro

Ovviamente questi giovani riceveranno il compenso, come è giusto che sia, ma il problema è che la frustrazione è grande perché questi sono territori dove manca il lavoro. E, come la tirocinante di Messinaservizi attendeva il pagamento a dicembre della sua indennità, così i ragazzi dell’Estate addosso riversano su queste provvisorie retribuzioni le frustrazioni di una città priva di significative opportunità economiche. Una missione urgente per la politica nazionale, regionale e cittadina.

2 commenti

  1. Che dire a Messina con questa nuova corrente politica funziona tutto.

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  2. I cantieri di servizi istituiti per aiutare economicamente i lavoratori, ritardano i pagamenti. Anche adesso che sono finiti un mese fa,ma andate a “lavorare”…..

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