Il cratere di sud-est di nuovo protagonista
L’Etna si prepara il suo 11° parossismo in poco più di tre settimane. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che “è ripresa l’attività stromboliana al cratere di SE. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico a partire dalle 17:30 GMT si registra un aumento, che al momento è sui valori medio-alti. La sorgente del tremore è localizzata in corrispondenza del cratere di SE ad una profondità di circa 2500 metri sul livello del mare. Anche l’attività infrasonica è in aumento ed è localizzata al cratere di SE. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo GNSS e clinometria non mostrano variazioni significative”.
La presenza di venti in quota da W-SW, fra media e alta troposfera, dovrebbe spingere l’eventuale colonna eruttiva verso est-nord/est, in direzione delle pendici orientali del vulcano, fino all’area di Fiumefreddo. La presenza di una componente più sud-occidentale in alta troposfera potrebbe sospingere un po’ di cenere fino al basso messinese ionico.