Si tratta del secondo episodio dopo quello del 19 maggio
Mentre sullo Stromboli la situazione sembra rientrare nella normalità, tipica di un vulcano perennemente attivo, l’Etna torna nuovamente a farsi sentire, con una nuova eruzione avvenuta all’alba di stamane, lungo la sommità del cratere di sud-est. Parliamo del secondo parossismo nel giro di 48 ore, dopo un più lungo periodo di quiete durato poco più di un mese e mezzo. Difatti, dal 1 aprile al 19 maggio 2021, abbiamo assistito a una interruzione dei parossismi sul vulcano attivo più alto d’Europa. Dopo che fra febbraio e marzo si era verificata una grande serie di parossismi, che ha causato parecchi disagi, soprattutto nei comuni etnei, interessati dalla cospicua caduta di cenere e materiale vulcanico.
Nell’evento dello scorso ore la colonna eruttiva sprigionata dall’intensa attività stromboliana è stata dispersa verso sud-est, sullo Ionio, dai venti nord-occidentali, attivi in quota, sopra i 3000-4000 metri di altezza. Siamo ormai vicini all’estate. In questo periodo dell’anno i venti prevalenti in quota sono quasi sempre dai quadranti occidentali. Per cui l’eventuale nube di cenere sprigionata da un parossismo etneo viene dispersa verso l’alta costa del catanese, interessando da vicino tutti i paesi del versante orientale del vulcano.