Il presidente del Consiglio: "Nei quasi due anni di attività svolta insieme, complessi e difficili, ho apprezzato la sua schiettezza, il suo rigore e la sua onestà intellettuale. Grazie alla sua azione, si è riusciti a metter in evidenza le criticità finanziarie dell’Ente"
FURCI. Una voce fuori dal coro. Il coro… silenzioso degli amministratori che ha fatto seguito alle dimissioni del revisore dei conti Alfredo Batticani, che si è adoperato a fare emergere una serie di criticità finanziarie dell’ente locale. La voce è quella del presidente del Consiglio comunale, Gianluca Di Bella. Il massimo esponente del civico consesso ha scritto al revisore invitandolo, tra l’altro, a “rivalutare la sua posizione e, quindi, continuare fino a giugno 2019 il mandato”. La missiva di Di Bella è stata indirizzata, per conoscenza anche al sindaco, Sebastiano Foti e alla segretaria comunale. “Ho appreso con rammarico – scrive Di Bella a Batticani – il contenuto della sua nota del 28 febbraio, con la quale rinuncia a svolgere il ruolo di revisore unico del nostro Comune dal 15 aprile 2018 (fino a quel giorno il periodo è da considerarsi come preavviso, ndr). Nei quasi due anni di attività svolta insieme, che sono stati complessi e difficili sotto molteplici punti di vista – prosegue il presidente del Consiglio – ho apprezzato la sua schiettezza, il suo rigore e la sua onestà intellettuale. Infatti, è doveroso rilevare che soprattutto grazie alla sua azione, si è riusciti a metter in evidenza le criticità finanziarie dell’Ente, iniziando un lungo e articolato percorso indispensabile per ristabilire, non solo l’equilibrio economico-contabile, ma anche le corrette procedure che sottendono le attività economiche finanziarie. Il Consiglio comunale – chiosa Di Bella – ha sempre apprezzato i suoi indirizzi e supportato, per quanto di propria competenza, le varie azioni proposte con l’obiettivo di ripristinare il risanamento dell’Ente. Parecchio c’è da fare, ma ancor di più ci sarà da fare nei prossimi quattordici mesi rimanenti del Suo mandato. Ritengo che le sue competenze e profonde conoscenze dell’Ente – conclude la massima carica dell’assemblea consiliare – sono e saranno preziose per questa e per la futura Amministrazione. Proprio perché abbiamo apprezzato il suo servizio”.