Laguna di Capo Peloro, un lettore: “Almeno non chiamatela area protetta”

Laguna di Capo Peloro, un lettore: “Almeno non chiamatela area protetta”

Laguna di Capo Peloro, un lettore: “Almeno non chiamatela area protetta”

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lunedì 24 Luglio 2017 - 06:03

Un residente del borgo marinaro evidenzia “ l’ennesima contraddizione tra suggestivi slogan e tristi realtà di cui il nostro Paese è, purtroppo, teatro”

Lo scenario di ciò che sto per descrivere è la Riserva Naturale Orientata “Laguna di Capo Peloro” (con tanto di cartelli pieni di divieti e trasgressioni sanzionabili da severe pene), posta all’interno di un’area protetta. Questo sito è di importanza internazionale, inserito nel Water Project dell’Unesco 1972, sito di importanza nazionale riconosciuto dalla Società Botanica Italiana. Al suo interno vivono più di quattrocento specie acquatiche, di cui almeno dieci endemiche (fonte: Wikipedia).

Qui un’azienda locale fa sostare nel proprio piazzale dei mezzi pesanti con il motore Diesel costantemente acceso.

Solitamente dalle 13 alle 22, ma anche oltre.

A volte anche per 24 ore di seguito.

Questa situazione, oltre a determinare disturbo per le immissioni acustiche e dei fumi, costituisce seria preoccupazione per le possibili compromissioni ambientali, pericolose per la salute.

Infatti intorno vi sono case abitate tutto l’anno ed in una di esse ci vivo io, anziano e solo e che ho subito la parziale asportazione chirurgica di un polmone, per cui dovrei vivere a maggior ragione in un ambiente salubre. La mia bonaria richiesta ai proprietari della ditta di adottare i necessari accorgimenti per evitare tali immissioni pericolose, è stata liquidata in termini, per così dire, sbrigativi, giustificando il diniego con prospettive di guadagni persi. Né hanno sortito alcun effetto gli interventi delle autorità competenti, nonostante la sollecita solerzia della locale Stazione dei Carabinieri.

A quanto pare, area protetta o no, non esistono leggi tali da far cessare immediatamente azioni dannose alla salute (peraltro tutelata dalla nostra Costituzione) e all’ambiente che quei cartelli così rigorosi millantano di proteggere.

Quindi in attesa delle indagini della Procura della Repubblica e dei tempi necessari per eventuali udienze e sentenze, l’Area Protetta rimane “NON protetta” così come la salute di un cittadino che chiede solo di poter vivere tranquillo in casa propria.

Pietro Cavallaro

4 commenti

  1. MessineseAttenta 24 Luglio 2017 12:09

    Per i faroti, sodali del tibetano scalzo, questo ed altro

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  2. Жюсэппэ 24 Luglio 2017 12:38

    Aggiungo alle giuste azioni del sig Cavallaro la deplorevole abitudine, da parte di taluni locali del luogo, di sparare fuochi d’artificio durante ricevimenti notturni, anche dopo l’una di notte facendo sobbalzare dal letto la gente che dorme e portando scompiglio ai numerosi volatili che vivono nella laguna e fanno parte della fauna, per così dire, protetta. Questa “zalla” abitudine di turbare la quiete notturna con i botti va avanti da parecchio tempo, ma, fino adesso, nessuno si é mosso per sanzionare questi disturbatori che chiaramente contravvengono anche nei confronti delle norme di tutela della cosiddetta Riserva orientata protetta. Tutori dell’ordine, associazioni ambientaliste, Lipu, wwf, se ci siete battete un colpo.

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  3. VIOLANO LE LEGGI? BASTA MULTARLI E CHIUDERE IL LOCALE PER ALMENO 3 MESI.

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  4. @giovannino, forse in Svezia funziona così….

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