Taormina. "Situazione incresciosa all'Asm", Raneri bacchetta il sindaco

Taormina. “Situazione incresciosa all’Asm”, Raneri bacchetta il sindaco

Taormina. “Situazione incresciosa all’Asm”, Raneri bacchetta il sindaco

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sabato 03 Febbraio 2018 - 06:11

Il vicesindaco e assessore alle Partecipate ha indirizzato la missiva anche al presidente del Consiglio e alla segretaria. "Non più rinviabile l’incontro con il personale che chiede a gran voce la chiusura della liquidazione e l'approvazione della pianta organica"

TAORMINA. Lettera al vetriolo del vicesindaco Andrea Raneri (in qualità di assessore alle Partecipate) sul caso Asm, indirizzata al sindaco Eligio Giardina, al presidente del Consiglio Antonio D’Aveni e alla segretaria comunale Rossana Carrubba. Raneri parla di “situazione incresciosa” e “bacchetta” il primo cittadino in merito a quanto non sarebbe stato fatto per uscire dall’impasse della liquidazione e sulle presunte inadempienze che si registrerebbero. Una missiva articolata, che parte dal 22 settembre 2011, quando l’Azienda venne posta in liquidazione con delibera del Consiglio comunale.

Il testo della lettera:

La premessa

“Quando il Consiglio comunale delibera la soppressione dell'Azienda, nomina il liquidatore; la liquidazione è affidata alla Giunta Comunale e compiuta entro il termine fissato dal Consiglio, salvo le proroghe eventualmente necessarie, che devono pure essere stabilite dal consiglio stesso. La Giunta comunale, per il tramite del liquidatore, cura la gestione ordinaria dell'Azienda secondo le modalità e gli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale, senza intraprendere alcuna nuova operazione; procede sollecitamente alla definizione degli affari pendenti e alla riscossione dei crediti liquidi; compie gli atti conservativi necessari e procede all'alienazione dei beni soggetti a facile deperimento. Il liquidatore, nominato dal Consiglio comunale che gli attribuisce i poteri, forma lo stato attivo e passivo dell'Azienda e un progetto generale di liquidazione che sottopone al Consiglio comunale corredandolo di una relazione esplicativa. Il Consiglio comunale con motivata deliberazione, presa con l'intervento della maggioranza dei consiglieri assegnati, approva, ed occorrendo, modifica il progetto di liquidazione, stabilendo quali beni dell'Azienda cessata debbano passare a far parte del patrimonio comunale e quali debbano essere alienati. Il liquidatore, nei limiti del piano approvato, ha facoltà di disporre pagamenti, concludere transazioni, procedere ad atti di liquidazione e promuovere giudizi, osservando le norme previste dal presente statuto. Le variazioni al piano di liquidazione devono venire approvate secondo le norme stabilite per l'approvazione del piano stesso.

LE CONSIDERAZIONI

Stante quanto detto, nel rispetto della delega da lei conferitami (il riferimento è al sindaco, ndr), ritengo necessario, doveroso ed opportuno rappresentarle le mie considerazioni. Preliminarmente occorre ricordare che la delibera di nomina dell’attuale liquidatore di Asm, oltre a ribadire tutti gli indirizzi già formulati in sede di messa in liquidazione, prevedeva anche un limite temporale di 90 giorni, limite che è stato abbondantemente superato atteso che sono trascorsi tre anni da quella data. Considerato altresì che da un’attenta lettura del citato art. 64bis, non può sfuggire che, “azione cardine” della liquidazione è la formazione dello stato attivo e passivo e il progetto generale di liquidazione; se si tiene conto che Asm non ha di fatto approvato i bilanci di esercizio per gli anni 2014, 2015 e 2016, e che più in generale dalla data di messa in liquidazione dell’Asm ad oggi, nessun bilancio di esercizio è mai passato al vaglio del Consiglio Comunale, ben si comprenderà l’allarme e la preoccupazione di chi è stato delegato alla gestione politica della partecipata in questione. Sempre l’art. 64bis dello statuto di Asm, prescrive che il consiglio comunale deve dare gli indirizzi sulle procedure della alla liquidazione cosa che è stata regolarmente fatta dal Consiglio Comunale che ha stabilito ed indicato indirizzi precisi, i quali di seguito si intendono richiamare:

a) Individuare le passività e le attività utili alla predisposizione del bilancio provvisorio di liquidazione da sottoporre all'approvazione del Consiglio Comunale;

b) Relazionare al Consiglio Comunale sulla sua attività a richiesta di ogni singolo consigliere comunale e comunque ogni tre mesi;

c) una volta definita la fase di confronto sindacale, dare mandato all'Organo di liquidazione dell'Asm, di sottoporre al Consiglio Comunale, le soluzioni amministrative più adeguate, al fìne di prevedere l'articolazione dei servizi, predisponendo gli atti nelle forme ritenute più idonee e tali da assicurare: il reimpiego del personale dell'Asm nel rispetto delle normative vigenti; l'efficacia e l'efficienza dei servizi in favore della collettività; la redditività dei servizi e l'economicità per l'Ente Comunale e, successivamente, sottoscrivere i Contratti di Servizio; Inoltre, con deliberazione del Consiglio comunale n. 20 del 20.03.2012, venivano fissati termini perentori affinché il liquidatore esitasse gli adempimenti assegnatigli. Più precisamente il liquidatore avrebbe dovuto: verificare gli andamenti gestionali e contabili di ogni singolo servizio in atto gestito da Asm e predisporre una dettagliata relazione da sottoporre al Consiglio comunale; predisporre un Piano programma, sulla scorta dell'atto di indirizzo formulato dal Consiglio comunale con relativo percorso di liquidazione; sottoporre al Consiglio comunale, entro e non oltre 60 giorni dall'approvazione del Piano programma di cui al punto precedente, lo schema dei contratti di servizio relativi ad ogni attività che permarrà in capo alla gestione dell'Azienda; avviare e definire congiuntamente all'Amministrazione comunale modalità di gestione del servizio idrico, determinando una gestione unitaria dell 'intero servizio; rimodulare la pianta organica ….

…….

Lei signor sindaco, certamente ricorderà che durante questa amministrazione è avvenuta la revoca del precedente liquidatore che si è determinata poiché lo stesso non ha ottemperato ad alcuni dei suddetti indirizzi. E’ evidente che l’attuale situazione potrebbe apparire ben più grave e ciò in quanto l’attuale liquidatore, non ha ottemperato a diversi adempimenti che di seguito si segnalano:

Non ha approvato i bilanci di esercizio anni 2014, 2015 e 2016; non ha (conseguentemente) predisposto il piano di liquidazione; non ha predisposto alcuna pianta organica; non ha predisposto alcun Piano programma; non ha predisposto il progetto e/o piano industriale; non ha prodotto alcuna relazione trimestrale scritta… Si rammenta inoltre, signor sindaco, che l’attuale liquidatore ha dichiarato una possibile incompatibilità richiamando un parere espresso dall’Autorità nazionale anti corruzione (Anac), in quanto si preavvisa un conflitto di interesse ricoprendo egli, nello stesso momento, l’incarico di Comandante del corpo di Polizia municipale e quello di liquidatore. Non possono essere sufficienti le dichiarazioni estemporanee rilasciate dal liquidatore sulle milionarie disponibilità di cassa che, da un punto di vista economico-aziendale, lasciano il tempo che trovano e che non ci consentono di valutare positivamente il suo operato.

Viceversa, non può più rinviarsi l’incontro richiesto dal personale dell’azienda che chiede a gran voce la chiusura della liquidazione e la approvazione della pianta organica. A tal proposito cito l’esempio più eclatante, quello inerente il servizio acquedotto il cui personale è quasi totalmente andato in quiescenza e non è stata intrapresa nessuna iniziativa per l’inserimento di nuovi operai. Questa incresciosa situazione ha causato una inevitabile incapacità di gestire con efficienza il servizio acquedotto che nella prossima stagione estiva subirà una condizione e conduzione degli impianti drammatica. Non si può più rinviare l’argomento chiusura della liquidazione, che ha “ingessato” Asm privandola di un piano industriale che avrebbe consentito uno sviluppo concreto ed una ricaduta positiva in termini di servizi resi a favore dei nostri ospiti e conseguentemente benefici per la città e i cittadini. Si ritiene indispensabile il suo intervento, non solo per rendere edotto lo stesso Consiglio comunale (previo confronto tra il liquidatore e la Giunta quale organo di gestione della liquidazione), ma anche al fine di non prestare il fianco rispetto a ipotesi di responsabilità e/o culpa in vigilando. Concludo questa mia breve nota auspicando che lei sindaco, quale capo dell’amministrazione, si attivi con urgenza su quando esposto.

Andrea Raneri, assessore alle Partecipate

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