Ora si attendono i lavori per l'operazione voluta dalla Città metropoitana di Messina
MESSINA – Rigenrazione urbana, città giardino e inclusione sociale. Il progetto “Dopo di noi” all’ex Città del ragazzo. Finalmente si parte con l’approvazione del progetto definitivo. Incassato il parere sismico del Genio civile, il direttore generale della Città metropolitana, Salvo Puccio, ha firmato una determina di approvazione e l’avvio dei lavori dovrebbe avvenire prest. Si punta su settembre e il responsabile unico del procedimento è l’ingegnere Giacomo Russo.
L’importo destinato al recupero della Città del Ragazzo ammonta a 55 milioni 657mila euro, con il “Dopo di noi”. Si tratta di fondi Pnrr destinati a progetti finalizzati alla rigenerazione di aree ed edifici pubblici da adibire ad attività di servizi sociali e inclusione sociale, o per finalità di fruizione turistica e culturale di risorse artistiche, paesaggistiche e ambientali. Ha più volte sottolineato Salvo Puccio: “Dal punto di vista strutturale gli edifici saranno realizzati in linea con le tecniche antisismiche più avanzate e con un’impiantistica che garantisca il massimo risparmio energetico attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici e illuminazione a led”.
Si legge nella relazione tecnica: “Si tratta di dieci edifici costruiti tra gli anni ’50 e ’80 su disegno del parroco di quartiere Nino Trovato, la cui missione è stata dare asilo ai soggetti più sfortunati della società. Per gli immobili con caratteristiche storiche e monumentali, sono consentiti interventi di restauro conservativo, manutenzione straordinaria, consolidamento, ristrutturazione interna e variazioni di destinazioni d’uso”. Si prevede pure un parco pubblico attrezzato urbano e territoriale, in cui è esclusa qualsiasi edificazione salvo padiglioni per biblioteca, musica, locali per servizi igienici, bar-ristori, cabine elettriche e idriche, ripostigli e depositi. Sono ammessi alloggi per custodi, con annesso deposito per attrezzi e macchine di servizio”.
Una Cittadella dei servizi sociali
La Città del Ragazzo e l’impegno assistenziale del “Dopo di noi”. Una cittadella dei servizi sociali a Gravitelli con laboratori di teatro, arte, musica, informatica, attività sportive e riabilitative, aree a verde e piani di accompagnamento dei disabili per la loro migliore autonomia. Grande spazio sarà dato al verde nel segno della rigenerazione urbana, creando una sorta di città giardino. Attenzione all’ambiente e al paesaggio, consumo zero del suolo disponibile, riqualificazione edilizia del patrimonio esistente e ottimizzazione energetica sono in rilievo nell’idea finanziata dal Pnrr.
Le demolizioni
Si legge sempre nella relazione: “Il concept di progetto può essere sintetizzato nell’espressione “abitare la collina”, come volontà di tutelarla e preservarla nel tempo. Con questa idea di conservazione della naturalità del sito e della memoria del passato, di cui il Castellaccio e la residenza Padre Nino sono considerati capisaldi, si delinea la demolizione, oltre che dell’ex scuola elementare Villa Pia, anche dei tre edifici più impattanti sul profilo paesaggistico:
- Edificio 1- “Pirandello”;
- Edificio 2 – “Don Sturzo”;
- Edificio 3 – “Casa di riposo”;
e di edifici minori, quali: - Edificio 5 – Padiglione Padre Spirituale;
- Edificio 7 – Padiglione XXV;
- Edificio 8 – Locale tecnico;
- Edificio 11 – Aggregato case;
- Edificio 12 – Locale accessorio.
Al posto dell’edificio “Don Sturzo” ci saranno un Centro diurno, con attività di tipo collettivo e servizi fruibili anche da utenti esterni, e una Casa albergo per anziani, con camere doppie e servizi igienici privati.