Dopo le dimissioni di Maurizio Cannavò, le parole del suo predecessore
MESSINA – “Le dimissioni del comandante Maurizio Cannavò? Ovviamente non commento la decisione del collega. Un mio eventuale ritorno a Messina? Non dipende da me ma una cosa la voglio dire. Io ci sarò sempre per Messina e se serve sono a disposizione”. Stefano Blasco, l’ex comandante della polizia municipale, affida a queste brevi parole l’unico commento che ritiene opportuno fare.
La scelta del sindaco Federico Basile è stata quella di non prorogare l’incarico e di chiamare Cannavò per “assicurare la continuità per 36 mesi”. Però adesso, nel caso in cui il sindaco richiamasse Blasco, ora a Enna, potrebbe tenerlo fino a fine mandato. Tuttavia, si è tornati all’opzione precedente: quella del concorso del nuovo comandante e sarà bandito “nei prossimi 15-20 giorni”, annuncia il sindaco. Opzione prima scartata e ora rilanciata.
Aveva a sua volta evidenziato, nei mesi scorsi, il consigliere di Ora Sicilia Giandomenico La Fauci: “Nell’intervallo tra la scadenza dell’incarico di Blasco e la possibile selezione, si poteva tranquillamente “ripartire” dall’ottimo lavoro del comandante uscente, anche per non disperdere quanto fatto in questi mesi di profondo mutamento per la città. È opinione comune che, all’interno del suo mandato, Blasco abbia svolto un lavoro di alto profilo e di grande crescita dell’intero Corpo. Gestendo, tra l’altro, una condizione complicata dal punto di vista numerico”.
Nonostante i buoni risultati, Basile non ha mai voluto Blasco. E poi metteva in ombra qualche “eroe”. Sacrilegio!