Il primo cittadino Sebastiano Foti replica in aula a consiglieri, assessori e commercianti (intervenuti durante il civico consesso) che hanno fortemente criticato il provvedimento destinato ad entrare in vigore nei prossimi giorni
"Non torno indietro. La rivoluzione viaria sarà sperimentata per 45 giorni. Dopodiché tireremo le somme e se sarà fallimentare revocherò l'ordinanza in autotutela. Intanto è necessario provare a liberare la Statale 114 dal caos viario: dallo smog e dall'inquinamento acustico. Ho l'obbligo di tutelare la salute dei cittadini". Il sindaco dii Furci Siculo, Sebastiano Foti, è perentorio. Il doppio senso sul lungomare, istitutio con propria ordinanza, partirà a giorni, non appena le condizioni meteo consentiranno di realizzare la segnaletica.
La dichiarazione è stata fatta nel corso del Consiglio comunale di questa sera, convocato per dibattere su un provvedimento che sta facendo parecchio discutere in paese, ormai da un paio di settimane. La seduta è iniziata con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell'alluvione dell'1 ottobre 2009. I lavori iniziano con un monito del presidente del Consiglio, Gianluca Di Bella, il quale ha sottolineato che non sarebbero stati tollerati tumulti in aula, soprattutto da parte del pubblico. La parola è passata all'assessore alle attività economiche, Raffaella Anastasi, che ha avanzato l'istanza per una convocazione urgente del civico consesso, al fine di dibattere il tema relativo all'istituzione del doppio senso di circolazione sul lungomare. L'ordinanza del sindaco è finalizzata a liberare dal caos la Statale 114. Ad avviso di Anastasi si doveva tenere in considerazione innanzitutto che "questo lungomare non è stato concepito per un doppio senso di circolazione" e che la pista ciclabile, che verrebbe eliminata "fa parte integrante del Paes (Piano di azione energia sostenibile), che rischia così di essere mandato in fumo". Inoltre "la segnaletica prevista si presterebbe ad una serie di contestazioni in caso di multa". La soluzione, a suo avviso, potrebbe essere rappresentata dall'eliminazione delle auto nei tratti più stretti della via Nazionale. Il secondo intervento è stato quello del presidente del Centro commerciale naturale, Franco Romeo, in rappresentanza dei commercianti della cittadina jonica, che hanno contestato nei giorni scorsi, durante un'assemblea, il doppio senso sul lungomare, in quanto creerebbe un calo nelle vendite per tutte quelle attività che insistono sulla Statale. I commercianti avevano chiesto un incontro al sindaco, Sebstiano Foti,senza però ottenere risposta. Romeo ha ringraziato il presidente del Consiglio per l'opportunità di intervenire in aula. Ed ha ribadito quella che potrebbe essere la soluazione, a partire da un maggior controllo sulla Nazionale, in particolare nelle ore di punta, er eliminare il parcheggio selvaggio, dalla via dell'Arco a via Firenze (la zona più critica del paese).
"Un dibattito prima dell'adozione del provvedimento – ha chiosato Romeo – sarebbe stato opportuno, anche perché in molti, anche tanti residenti, ritengono che il doppio senso sul lungomare sia pericoloso". Il capogruppo Francesco Rigano ha parlato di "una ordinanza frutto dell'improvvisazione, che palesa la mancanza di programmazione. Siamo contrari al doppio senso di circolazione sul lungomare e alla eliminazione della pista ciclabile". E' stata tirata duori una petizione popolare, una raccolta di circa 400 firme "che danno un indirizzo preciso – incalza Rigano – che è quello di trovare delle soluzioni alternative al provvedimento del sindaco". Anche in seno alla maggioranza e alla Giunta ci sono posizioni critiche. Il vice presidente del Consiglio, Rosaria Ucchino, propone di salvare la pista ciclabile eliminando i parcheggi lato monte sul lungomare. Oppure di eliminare i parcheggi che creano intralcio sulla Nazionale, creando in piazza S. Cuore una "isoletta" per le fermate dei pullman. La prima replica è del consigliere di maggioranza Giovanni Curcuruto. "Il primo punto che si pone questa ordinanza è sì il doppio senso sulla litoranea, ma l'obbligo è solo per i mezzi pesanti. Le auto possono continuare a transitare sulla Statale. L'automobilista che arriva da Roccalumera è facilitato a proseguire proprio sulla Nazionale. Per il carico e scarico – aggiunge – ci sarà una maggiore organizzazione. La sezione della Statale ha una serie di criticità. L'obiettivo è quello di liberare dal caos la Statale e molti commercianti, non faccio i nomi, sono d'accordo quanto meno a provare il nuovo piano viario". Curcururo ha poi toccato il tem pista ciclabile: "L'idea che vogliamo portare avanti – annuncia – è quella di mettere a norma la pista e riaprila secondo i crismi previsti dalla legge. Se il lungomare sia a norma o meno, ci è stato detto dagli uffici che le misure lo consentono. Già il precedente comandante dei vigili urbani, il capitano Diego Mangiò, titolare a S. Teresa, era convinto che il provvedimento sarebbe servito a fare respirare il paese". Il consigliere indipendente Raluca Sandra ha puntato l'indice su una serie di opere finite nel degrado, dal parco suburbano alla villa Furci Verde "dove nemmeno i giochi sono a norma. Ora si toglie pure la pista ciclabile. Un altro colpo per il paese". Per Angelo Garufi (maggioranza) bisogna provare "a togliere il calvario per tutti gli automobilisti che giungono a Furci, anche con il doppio senso". Pietro Trimarchi (minoranza) propone di "salvaguardare la pista ciclabile e di incrementare la presenza dei vigili urbani nelle ore di punta sulla Nazionale. Francesco Moschella, altro consigliere di opposizione, ha invitato ad essere "chiari, per comprendere chi è favorevole o contrario al piano viario, senza perdersi in chiacchiere". Il vicesindaco, maria Vera Scarcella ha pubblicamente "contestato" la decisione del sindaco, Sebastiano Foti, sostenendo che "il doppio senso sulla litoranea, è pericoloso". Di diverso tenore l'intervento dell'assessore Alessandro Niosi: "La Statale non è strutturalmente consona a sopportare la grande mole di traffico cui è sottoposta quotidianamente. I controlli ci sono stati, le multe pure e lo dimastrano le contestazioni che ogni giorno ci vengono fatte in municipio. Il doppio senso va provato".
L'esponente di minoranza Sarah Vita ritiene che "le leggi e le regole debbano essere osservate, chi non le osserva deve essere sanzionato. Non possiamo perdere un bene qual é la pista ciclabile per l'inciviltá nostra. Quindi reputo che l'unica soluzione sia la tolleranza zero. E non sarei cosí certa, cosí come lo é il sindaco, che i commercianti non ne risentiranno di questa nuova formulazione di viabilitá".
In aula cala il siilenzio quando prende la parola il sindaco Sebastiano Foti: "Ci voleva una ordinanza – esordisce – per riempire questa sala consiliare. Ebbene c'è una grande criticità che va affrontata, quella di un paese paralizzata. parlo ogni giorno con centinaia di persone, ci sono i favorevoli e i contrari al mio provvedimento. Certo è che il problema esiste e va affrontato in modo drastico. Parliamo di un problema trentennale che nessuna amministrazione è riuscita sinora a risolverlo. Bisognava avere il coraggio di assumersi delle responsabilità. Un amministratore è chiamato a prendere delle decisioni ed è quello che ho fatto. Ci sarà una sperimentazione, poi tireremo le somme in base ai risultati. Io ritengo che sia funzionale e produttiva. Se entro 45 giorni ritenessi che è fallimentare revocherò l'ordinanza in autotutela e discuteremo altre soluzioni. Abbiamo avuto una prova sperimentale tecnica a maggio in occasione dei lavori di metanizzazione. Ebbene, il doppio senso sul lungomare ha funzionato alla grande e non si sono registrate lamentele. A quel punto mi sono convinto che è la strada da seguire. La pista ciclabile sarà salvaguardata e studieremo come. Per il resto a Furci non si transita e non penso che le nuove misure viarie penalizzino i commercianti. E comunque in estate tornerà tutto come prima. Si è parlato del Paes. Bene, ma nessuno ha parlato dell'inquinamento ambientale e acustico. Ho l'obbligo, come sindaco, della responsabilità della salute dei cittadini. E questo è il principale motivo per cui ho adottato il provvedimento".
Carmelo Caspanello