Continua il clima d'intimidazione nei confronti della stampa. L'Ordine dei giornalisti di Sicilia con un comunicato ribadisce il monitoraggio portato avanti nel 2015 e condanna qualsiasi tentativo di bavaglio o minaccia
Le intimidazioni non fermeranno chi quotidianamente è impegnato sul fronte dell’informazione. L’Ordine dei giornalisti di Sicilia condanna con forza qualsiasi tentativo di bavaglio o di minaccia.
Il clima che si è registrato in questi mesi a Messina è stato costantemente monitorato dall’Ordine. Abbiamo in più occasioni espresso le nostre preoccupazioni.
Siamo, oggi, vicini agli operatori Alessandro Silipigni e Giuseppe Bevacqua, vittime di gravi intimidazioni. Tutto questo ci spinge ad andare avanti e sostenere ancora con più forza coloro che sono chiamati a “fare informazione” in contesti non sempre facili. Siamo al fianco dei giornalisti intimiditi, ma anche degli operatori tv come Bevacqua e Silipigni, oltre che dei fotografi, che, quotidianamente, lavorano per informare e garantire un diritto. Nel ringraziare ancora una volta il prefetto, Stefano Trotta, per essere più volte intervenuto in favore dei colleghi e degli operatori dell’informazione messinesi, auspichiamo che gli organi competenti facciano chiarezza su quanto accaduto e per impedire il ripetersi in futuro di simili episodi.
TANTO PER CHIAREZZA. PRIMO SU QUALE INCHIESTA STAVANO SVOLGENDO IL LORO COMPITO MANCA L’OGGETTO. I SOGGETTI SU CUI INDAGAVANO, TERZO LA CITTA’ DELLA LORO INCHIESTA. O PARLATE CHIARAMENTE, OPPURE TENETE NASCOSTA L’INDAGINE. PER ULTIMO NON INDIETREGGIATE ANDATE AVANTI SEMPRE AVANTI FINO A QUANDO VERRANNO BLOCCATI
TANTO PER CHIAREZZA. PRIMO SU QUALE INCHIESTA STAVANO SVOLGENDO IL LORO COMPITO MANCA L’OGGETTO. I SOGGETTI SU CUI INDAGAVANO, TERZO LA CITTA’ DELLA LORO INCHIESTA. O PARLATE CHIARAMENTE, OPPURE TENETE NASCOSTA L’INDAGINE. PER ULTIMO NON INDIETREGGIATE ANDATE AVANTI SEMPRE AVANTI FINO A QUANDO VERRANNO BLOCCATI