Nessun accordo con l'azienda sulla sorte di 72 lavoratori
Il primo sciopero, il 30 gennaio, non è servito a nulla. Così l’Ugl proclama una seconda azione, stavolta il 28 e 29 marzo.
La vertenza si è aggravata poiché “l’azienda intenderebbe rinunciare alla procedura di licenziamento collettivo solo a fronte di pattuizioni di sostanza economica più vantaggiose, elemento di esclusivo vantaggio economico per l’azienda, applicando l’annullamento di qualsiasi diversa previsione di accordi di secondo livello e individuali, sottoscritti e comunque applicati, quali, la divisione al 50% dell’indennità di navigazione contrattualmente prevista e la retrocessione alla qualifica iniziale di mozzo degli attuali marinai promossi dallo scorso 25 settembre”.
Per il sindacato, inoltre, attuando le discipline vigenti, si eviterebbe l’esubero paventato nella procedura di licenziamento collettivo dei 72 lavoratori:
- la mancata organizzazione degli orari di lavoro che calcolino l’effettivo impiego del personale durante il turno di lavoro tenendo conto dei tempi di approntamento della linea (un ora prima dell’ orario di partenza) e del fine linea (mezz’ora dopo l’ultimo l’arrivo e la conclusione di tutte le operazioni necessarie quali spostamenti bunkeraggio ed eventuali ritardi);
- Il difforme impiego degli equipaggi sui mezzi in “servizio disponibile” come da sovvenzione, altera la prevista occupazione del personale navigante;
- il mancato adempimento degli obblighi del ccnl 4 sezione per l’imbarco degli equipaggi sulle unità veloci di tipo hsc, dsc e sugli aliscafi per trasporto passeggeri, art. 10 comma 3 “il personale imbarcato non dovrà comunque effettuare navigazione effettiva per un periodo superiore alle sei ore nell’arco delle otto ore normali di lavoro”;
- la mancata esposizione nei prospetti paga situazione delle ferie/riposi e mancata informazione su ferie/riposi maturati da fruire del personale, non consente una trasparente e chiara valutazione della gestione occupazione del personale navigante;
- non aver ancora adempiuto agli obblighi per la stabilizzazione e l’assunzione a tempo indeterminato degli aventi diritto;
- non aver ancora definito il mansionario e livelli del personale amministrativo
- non aver consentito l’adempimento in sede Servizio XVIII Centro Per l’Impiego di Trapani per la procedura di licenziamento della funzione di verifica sindacale regolarmente delegata dalla legge come meglio dettagliato nel verbale del 15 gennaio 2019 presso lo stesso servizio.