Sono pronti a ripartire, affrontando le non poche difficoltà, il Liceo Classico "F. Maurolico" e il Liceo Scientifico "G. Galilei" di Spadafora. La dirigente Giovanna De Francesco: “questa volta il Covid non ci trova impreparati”.
Sono pronti a ripartire il Liceo Classico “F. Maurolico” e il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Spadafora. “Questa volta il Covid non ci trova impreparati. Le difficoltà sono tante ma siamo pronti a gestirle tutte” afferma la dirigente Giovanna De Francesco.
Il Maurolico
“Al Maurolico, fortunatamente, non abbiamo problemi con gli spazi, utilizzando la biblioteca, i laboratori e l’aula magna, riusciamo a contenere tutti gli alunni. Il problema è quello dell’organico se volessimo modulare l’orario in maniera diversa, sdoppiando qualche classe che dovrebbe essere divisa perché con 20 – 30 alunni. Abbiamo ottemperato a tutte le richieste del ministero, adesso siamo in attesa dei banchi monoposto. Ce la facciamo, con grandi sacrifici e misurando gli spazi al millimetro, ma siamo pronti a ripartire in presenza” spiega De Francesco.
Il Galilei
“Il Galilei presenta qualche problema in più perché le aule sono piccole, molte non riescono a contenere una classe con i soliti numeri con i quali veniva formata. Vi è la necessità di circa 9 classi in più, stiamo chiedendo alcuni locali al comune di Spadafora, se riusciamo ad avere risposte in tal senso, vorremmo trovare tutti gli alunni in classe da subito. Si presenta anche la difficoltà dei trasporti, perché in tanti arrivano dai comuni vicini. Gli orari erano problematici già nella normalità, perché i ragazzi dovevano uscire 10 minuti prima, e tolleravamo un quarto d’ora di ritardo per l’entrata, dovendo dipendere dai mezzi. Ora le corse dovrebbero raddoppiare, con orari scaglionati per la scuola, ma non è facile” continua.
La didattica a distanza
La didattica a distanza resta un’opportunità da sfruttare per occasioni particolari, magari per gli incontri con gli autori, o per i seminari online, per le lezioni magistrali con professori che sono lontani. Abbiamo imparato a sfruttare questo strumento per avvicinarci, per raggiungere chiunque, e in quest’ottica possiamo incentivarlo, ma la scuola deve mantenere i suoi canoni tradizionali. Non è una mera trasmissione di nozioni, è socializzazione, un luogo di incontro, una palestra per imparare a stare in società” precisa la dirigente.
Pronti e consapevoli
“Sono tante le criticità da affrontare ma lo facciamo con determinazione e ottimismo, altrimenti non si risolvono. I ragazzi hanno dato prova di maturità da subito, rispettando le norme, non uscendo, studiando e collegandosi. Adesso si tratta di mantenere le regole necessarie, ci stiamo preparando anche per l’igienizzazione, abbiamo punti di riferimento, il medico competente. Gestiamo le difficoltà senza farci sopraffare da qualcosa che se prima ci ha trovato impreparati, adesso non più. Siamo consapevoli di poter risolvere tutto, facendo ciascuno la propria parte, la società è pronta” conclude.