Il personale della II sezione Tecnico Logistica di Messina, coadiuvato dal Nucleo Sommozzatori della Guardia di Finanza, ha recuperato dalle acque del Porto un esemplare di caretta-caretta che aveva ingerito un grosso amo da pesca.
Un altro esemplare di caretta-caretta salvato sulle nostre spiagge. Il personale della II sezione Tecnico Logistica di Messina, coadiuvato dal Nucleo Sommozzatori della Guardia di Finanza, martedì mattina durante il servizio d’istituto, hanno rinvenuto nelle acque antistanti il Molo Egeo all’interno del Porto di Messina, un esemplare vivo, di circa 60 cm di lunghezza e circa 25 kg di peso, di tartaruga caretta-caretta.
La tartaruga aveva ingerito un grosso amo da pesca e la relativa matassa di lenza, era rimasta incagliata in un tronco d’albero e tra le cime di ormeggio di base delle unità navali della Sezione Operativa di Messina. che fuoriusciva dalla bocca e versava in un profondo stato di debilitazione, i militari l’hanno recuperata e sistemata in una vasca con acqua marina. Subito dopo, contattato il WWF ed il centro recupero tartarughe di Lampedusa, i militari hanno consegnato la tartaruga al personale della Capitaneria di Porto di Messina al fine di consentire un’adeguata assistenza all’animale e per un preliminare accertamento sul suo stato di salute. In seguito la tartaruga sarà sottoposta ad una visita veterinaria per un’attenta valutazione per l’eventuale rilascio in mare. L’attività è stata condotta sotto la guida del Comandante della Stazione Navale di Palermo, Tenente Colonnello Alessandro Santarelli.